LILLI GRUBER “Eredità” (Rizzoli 2012) – TTTT
Basandosi sul diario della sua bisnonna, LILLI GRUBER racconta un pezzo di storia del Sudtirolo. Benché diverse donne nel corso degli anni mi abbiamo detto che ho una sensibilità femminile (an s’è mai vest Johnny Winter con ‘na sensibilitèe femminile…) l’inizio del libro è un po’ troppo da “donna” per i miei gusti, ma una volta che lo si è attraversato e ci si è adeguati al tepore delle correnti della scrittura della GRUBER, tutto diventa più facile.
Pur se affezionata alla sua famiglia, a sua bisnonna e alle sue prozie, LILLI GRUBER mantiene un certo distacco e racconta gli eventi senza cercare di mistificare certi argomenti poco simpatici (una paio di sue prozie abbracciarono in toto l’avvento del nazismo). Naturalmente essendo un italiano dell’Emilia Romagna di questo tempo non ho trovato nessuna affinità elettiva con ROSA, la bisnonna della GRUBER, donna d’altri tempi di una certa levatura sociale, non certo amante degli italiani e ben aggrappata alle sue radici austriache ma riesco a capire l’atteggiamento dei sudtirolesi, popolazione che ha comunque la mia solidarietà per ciò che ha dovuto passare sotto il fascismo.
Questo libro mi è stato utile per capire meglio certi avvenimenti e per riconsiderarli sotto angolazioni diverse. Inoltre è una bella storia, una saga famigliare interessante, e la GRUBER scrive davvero bene.
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