Il ritrovo è previsto in Piazza Lenin a Quariêgh verso le 20.30. Alle 20,20 siamo già tutti presenti meno uno, c’è anche FRANCESCO PRETE (della PAOLO BARONE Connection). Alle 21 siamo ancora lì che aspettiamo PICCA. Lo chiamo. Telefono disattivato. Tramite sms a PAOLINO LISONI vengo a sapere che il nostro comune amico ha cambiato numero telefonico. Tiro una madonna: ma come, cambia il numero di telefono e non lo comunica al suo migliore amico (che sarei poi io)? Lo chiamo ” s’pol savèr in du èet?” (si può sapere dove sei?) – “Zio can, an s’pol menga, qui nel reggiano ci sono le peggiori indicazioni del mondo”...insomma Picca invece di svoltare a CELLA per QUARIEGH è andato dritto fino a SAINT POLE OF ENZA.
Stavolta siamo in un locale di un conoscente del RIFF, niente pizza ma gnocco, tigelle, salumi, lardo, tagliatelle coi funghi, lambrusco…penso per un momento al colesterolo e alla dispepsia, poi accantono il tutto nel ripostiglio della mia worried mind. La novità della serata è che – su relazione del nostro Casaleggio….Picca insomma – abbiamo fondato un partito: il PDB, il partito Del Blues ovviamente. Nelle prossime settimane stileremo il programma e i 666 punti ad esso relativi. Si parla già di chiudere tutte le radio italiane e di mandare gli speaker e i DJ in campi di rieducazione; l’articolo 1 della nuova costituzione poi sarà il seguente:
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sui Led Zeppelin. La sovranità appartiene agli uomini e alle donne di blues, che la esercitano nelle forme e nei limiti della Costituzione “.
Gli elettori del PDB si chiameranno Bluesocratici.

Gli Illuminati del Blues: da sx a dx Lorenzo Stevens, Riff, Jaypee, Picca, Tim, Francesco, Athos, Mixi e Suto
Verso mezzanotte io e Picca ci prodighiamo nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, alcuni di noi vanno a casa con delle borse piene di CD…
All’una passata ci ritroviamo in cinque nel parcheggio… io, Picca, Riff, Jaypee, Suto…notte tiepida, intorno solo campagne…ritornano alla mente momenti simili vissuti in giovinezza…apro la portiera della blues mobile, accendo il car stereo…BUILDING THE PERFECT BEAST di DON HENLEY…Picca cita a memoria la frase topica che riflette la fine del sogno “ho visto un adesivo dei GRATEFUL DEAD su una Cadillac” e si commuove…io ho la pelle d’oca…la notte, gli amici, la musica che esce dalla macchina, la nostalgia che ci prende, il tempo che ci sfugge dalle mani, i sogni che si perdono e che non tornano più…
Out on the road today
I saw a deadhead sticker on a cadillac
A little voice inside my head said:
“Don’t look back, you can never look back”
I thought I knew what love was
What did I know?
Those days are gone forever
I should just let them go but,
I can see you
Your brown skin shining in the sun
You got the top pulled down
Radio on baby
I can tell you my love for you will still be strong
After the boys of summer have gone
Bazzichiamo ancora un po’ lungo il boulevard della nostalgia per poi rinchiuderci nelle nostre blues mobile e avviarci verso casa. Tutti in fila sulla via Emilia, tutti i blues in colonna…costeggiamo Reggio …le luci della città sono così brillanti mentre noi le attraversiamo scivolando…
…City lights are oh so bright, as we go sliding
Sliding, sliding through, oh…
Malgrado lo scivolone nel baratro della nostalgia è stata un bellissima serata i cui effetti si riflettono anche il sabato mattina dopo: andato a letto alle 3, sveglia alle 7 per andare da Brian e son vispo come non mi capitava da tempo. E’ finalmente arrivata la primavera e ciò semplifica il weekend con Brian: sabato allegramente in giro per Ninetyland, domenica in campagna a Borgo Massenzio. Brian si gode il sole, l’aria tiepida e l’esplosione di vita che incornicia questo magnifico giorno di festa…
Il sole, un buon pranzo courtesy of the groupie, un Southern Comfort…che giornata perfetta, almeno sembra, sì perché dalle 15 alle 17 guardiamo stupiti l’ennesima débacle dell’INTER: siamo una squadretta, se ci si mettono anche la sfortuna e le terribili sviste (chiamiamole così, va) arbitrali è finita. Cado in depressione rabbiosa, che è quanto di peggio ci sia per un amante del calcio. Brian non si capacita, ma resta col morale alto. Lo porto a casa, gli faccio da cena e verso le 20,30 lo metto a letto. Mi ringrazia cento volte per la bella giornata, mi abbraccia, mi bacia. Vecchio Brian quanto sei diventato sentimentale. Chiudo la porta a chiave, scendo le scale a piedi, penso a questo povero vecchio che combatte tutti i giorni con la confusione da alzheimer moderato.
Monday: ancora sole, tangenziali, ufficio, pranzo con Lakèrla e Raffa il fotografo. Gli presentiamo il bozzetto definitivo del suo libro fotografico. Raffa è molto contento dei miei testi. Non voleva cose troppo contestualizzate d’accordo, ma non credevo gli fossero sufficienti scarabocchi di prosa declinata sulla metrica tipica delle canzoni. Meglio così. Alle 17 mi metto in macchina diretto a Mutina, sbrigo le faccende e alle 18,30 ritorno verso Regium. Si sta benissimo, ci sono 24 gradi, la blue mobile rolla tranquilla. Nel Car Stero il cd dei FLYING BURRITO BROTHERS che mi ha dato Picca.
Seguo la dorsale del Bucket River per un po’, davanti ho il sole che tende al tramonto, mi infilo nelle campagne e d’improvviso, quasi d’incanto, mi ritrovo nella Bibb County della Georgia, a due passi dall’Ocmulgee River. Peschi e ciliegi in fiore, filari di peri che stanno sbocciando, pioppeti che stanno vestendosi di foglie e sfoggiano quel gialloscuro che tende al verde tipico delle foglie ancora acerbe…vecchie ville di campagna che si risvegliano di fiori…
Un treno mi sorpassa a sinistra, è un Redarrow, ma nel mio cuore è un treno a vapore, più mi avvicino a Maconzatico, più il sentimento si fa più struggente…presto presto, gli ALLMAN per dio…
Torno in me quando il pezzo finisce, quando infilo il muso dalla blues mobile nel backyard della domus saurea. Sono ancora lì che faccio finta di suonare la chitarra acustica, quando arriva Palmiro, si sdraia, mi fissa e mi fa ” Ve’ uomo di blues, hai finito? No, perchè io avrei fame…”
Cari Illuminati del Blues, il buon Palmiro vi da la paga a tutti:
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