Il McCARTNEY degli anni settanta, manco a dirlo, è quello che mi interessa di più, non che quello dal 1966 al 1969 sia da meno, anzi, ma il decennio in questione è quello in cui mi ci sento meglio e quindi … vai di WINGS.
Il libro è molto interessante e mi ha fatto comprendere dinamiche che non avevo così chiare; se la valutazione arriva solo a 4 T è perché mancano riferimenti tecnici e temprali che ti facciano capire bene il punto in cui si è man mano che si procede con la lettura, le pietre miliari che scandiscano in modo chiaro il cammino …DOYLE preferisce non appesantire lo scorrere della lettura, ma così facendo lascia il lettore alle prese con una foschia di fondo. Rimane tuttavia un gran libro, su una grande rockstar, ambientato in un gran decennio.
Il libro è in inglese.
Anche a me piace molto il PM dei ’70 e in particolare quello del breve ma intenso periodo ’73-’76 , gli album successivi non certamente memorabili , li trovo poco appetibili . Però da beatlesiano doc , lo preferisco nel ’65-’69 . Tuttavia con Danny Laine , Paul ha tentato perlomeno di prendere le distanze dal vecchio gruppo , e creare un immagine (e una musica) da vera rockstar anni settanta . Dal decennio successivo , a parte i celebri duetti , si giocherà nuovamente la carta Beatles (perlomeno nel volere ricreare certe sonorità) .
A proposito di libri , come tutti già saprete , a ottobre verrà pubblicata l’edizione economica dell’autobiografia fotografica , Jimmy Page By Jimmy Page , questa non me la perdo !
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Io sono beatlesiano e preferisco i Beatles ai Rolling Stones.
Lo scioglimento dei Beatles fu dovuto soprattutto al contrasto
tra paul e john con signora.
Io preferivo John a Paul.
Tutti e due enormi musicisti ma il modo di cantare di Lennon
era impareggiabile.
Aggiungo che, in quanto a belle canzoni, John Lennon nei
settanta piazza qualche capolavoro all’altezza dei vecchi
Beatles.
Mc Cartney non lo seguivo molto in quel periodo,
anzi mi era un po’ antipatico (forse per MY LOVE ).
Dal vivo nei novanta l’ho visto e tanto di cappello.
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Anche io preferisco John Lennon a Paul McCartney , come solista ha pubblicato alcuni album piuttosto belli (altri parecchio bruttini) e pezzi degni del periodo con i Beatles (o quasi) . Però a Macca gli riconosco un maggiore spessore musicale , in particolare dal vivo , l’unico ex fab che ha tenuto contatti con il proprio pubblico , con lunghi tour e grandi esibizioni . Lennon ha sprecato diverse occasioni per fare un tour mondiale , preferendo immischiarsi con proteste e cavolate varie .
George Harrison a parte il celebre triplo (il mio album preferito tra i dischi solisti dei ex Beatles) ha vissuto di rendita e dal vivo non ha fatto quasi nulla a parte un disastroso tour americano nel ’74 e una manciata di spettacoli in Giappone nel ’91 .. ah dimenticavo il concerto per il Bangladesh .
Tuttavia in senno ai Beatles si completavano a vicenda , non dimentichiamo poi che era Paul a “far quadrare i conti” alle composizioni della band .
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Le mie simpatie di non-beatlesiano sono sempre andate molto più a Paul che a John, con o senza Beatles.
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