Basse pressioni di settembre nel mio animo blues, cerco di aggirarle con piccoli stratagemmi e con i consueti “impicci”(©Polbi).
Martedì sera torno a casa, la groupie sta per mettersi ai fornelli, le dico di cambiarsi perché voglio portarla fuori, al BUONTEMPONE, uno dei miei ristoranti preferiti di Regium. Non siamo nemmeno andati in ferie, una cena come si deve ce la meritiamo, e vaffanculo alla crisi. La groupie si dà al pesce, io ai tortelloni di zucca e un filetto di manzo irlandese che è una poesia per il palato. Sì, lo so, bisognerebbe essere politically correct e scrivere che avrei voluto mangiato verdure, ma questo è un blog schietto e sincero a cui la carne piace e pazienza.. Il buontempone è pieno, aspettiamo 40 minuti prima di sederci, ma ne vale la pena, ottimo cibo, gentilezza e cortesia. E’ così che si fa.
Mercoledì mattina in giro per Mutina, prima dal commercialista, poi al policlinico per una prenotazione per Brian, poi da un secondo commercialista. Come sempre mentre mi avvio verso quest’ultimo do uno sguardo all’edificio alla mia destra chiuso da un grande cancello, la STAZIONE SPERIMENTALE AGRICOLA, testimone di un passato ricco e illuminato della mia città. Guardarla lì in totale abbandono, chiusa ormai da 8 otto anni, ferisce l’animo. Mia bella Emilia, dove sei finita, ritorna che qui abbiamo tanto bisogno di te.
Finisco prima del previsto, Brian è al momento con Monica, una bravissima badante peruviana che sostituisce per 10 giorni la signora che ci dà una mano. Quasi quasi mi fermo a mangiare qualcosa prima di andare da lui. Non ho voglia di farmi un panino da Chen il cinese, così mi fermo nel primo ristorante che trovo in zona. Ristorante pizzeria Il Puffo. Sono il primo avventore, ordino una margherita e una birra piccola. Mentre aspetto penso a RICK DERRINGER e alla JAMES GANG, due nomi che ascolto spesso in questo periodo. Mi perdo poi in riflessioni esistenziali. Il cielo è nuvoloso, l’estate sembra aver evitato l’Emilia quest’anno. Sento che inizio a sprofondare nel blues. Chiamo la groupie, faccio un po’ il nessi con la speranza di risollevarmi; non fa in tempo a dirmi“Ciao” che io esordisco con “C’è l’avtunno!” (con la vu), lo faccio con un accento emiliano un po’ sciocco. La groupie ride di gusto.
Appoggio il cellulino sul tavolo. Leggo quello che c’è scritto nel pannello vicino a me, sintassi spicciola; mi soffermo su quei due puntini di sospensione dopo la virgola, mah!
Torno ai miei pensieri pieni di blues. Arrivano altri avventori: idraulici, ragionieri, muratori. Incrocio più volte lo sguardo con la ragazza negra che fa le pulizie. Di fianco a me vengono a sedersi quattro veneti, accento stretto e corporatura che è almeno il doppio di quella dello smilzo di Nonantola. Perdo il filo del blues…mi alzo, pago, e vado da Brian.
Mentre più tardi torno in ufficio mi ascolto il RICK DERRINGER di TEND THE FIRE …
e MIAMI della JAMES GANG con TOMMY BOLIN. Non ricordavo che HOLY MAN dei DEEP PURPLE dovesse così tanto a HEAD ABOVE THE WATER …
Giovedì sera, prime prove dei THE EQUINOX, ovvero 4/5 della CATTIVA COMPAGNIA che si dedicano ai LZ. Nel 2007 avevamo interrotto il tributo, ma Saura, Lele e Pol son tornati alla carica e mi hanno convinto, beh più o meno. Io non amo le tribute band, ma (cercare di) suonare i LED ZEPPELIN mi mette in circolo linfa vitale. Puoi esserti preparato sufficientemente bene a casa, ma suonare certi pezzi in gruppo in saletta è tutta un’altra cosa. Alcuni brani non vengono male, altri hanno bisogno di prendere la forma definitiva. Quando la Les Paul romba e sputa piombo zeppelin tipo THE SONG REMAINS THE SAME (il brano) però ti senti proprio bene.
Venerdì Jaypee, ovvero the one and only JOHN PAUL CAPPI; è a Stonecity per lavoro. Mi chiama e mi offre il pranzo. E’ carino Jaypee. Andiamo al Negresco. E’ sempre piacevole e divertente il confronto con Mr Cappi, solo lui poi mi sta a sentire interessato mentre tesso le lodi della JAMES GANG di Dominic Troiano.
Sabato sera SINODO con quel che resta degli Illuminati Del Blues alla Festa Dell’Unità di Regium Lepidi. Consegno ai tre superstiti l’ultimo episodio de Gli Albi Di Tim Tirelli, EASY PROG Italian Version; mi sa che i sinodi finiscano qui. Sono solito difendere la festa dell’Unità ma c’è aria di smobilitazione, soprattutto culturale. Quella di Regium è sempre più povera e dedicata al commercio tout court, in massima parte cianfrusaglie. Un banchetto che vende LP e cd usati di una tristezza unica, il solito camperone col tipo che intorta i passanti convincendoli a sfidare la fortuna e a vincere premi di bassa qualità, la libreria piuttosto sciatta, il solito spiazzo dedicato a quella calamità che è la musica latino-america farlocca, spazio piuttosto frequentato dove la gente balla – seguendo chi dirige – al ritmo di un un obbrobio sonoro. Nessuno che intervenga? Nessuno a cui venga in mente di fare ballare al gente con la musica latino america autentica? Con il son di Cuba? Con Cd di musica vera e non quelle schifezze? Bel modo di “tirar su” le nuove generazioni.
Alla festa dell’Unità di Modena va un po’ meglio: molta gente, code di 30 metri davanti ai ristoranti, gigantografia di Berlinguer all’ingresso, libreria bella e fornita e frequentatissima. Ma anche qui sempre meno attenzione alla qualità della cultura, dei dibattiti, della musica. L’arena del lago è piena, suonano gli STADIO, io voglio bene a Gaetanone Curreri ma è musica piuttosto innocua, pochi sussulti, poche palpitazioni.
Possibile che il PD di Mutina non riesca a proporre qualcosa di, seppur “leggero”, più sostanzioso? Gruppi musicali che siano vivi, dibattiti politici vivaci, magari un dibattito sulla letteratura, sulla musica, uno stand come si deve dove si vendono LP, CD, DVD, Blu Ray, un’altro per i fumetti, uno dove si proietta un film, etc etc…non sono cose impossibili da attuare, da finanziare…non sto mica dicendo di chiamare i Pink Floyd! Perchè l’Emilia si sta spegnendo? Capisco che vent’anni di cavaliere nero abbiano spazzato via l’idea stessa di cultura, ma l’Emilia, gli emiliani e una grande parte di italiani ce l’hanno ancora dentro di loro, bisogna tirarla fuori, bisogna che la gente si riabitui al bello, in ogni campo.
Sconsolato cerco di fare la mia parte, ceno in un ristorante, evito gli stand del commercio più insulso, lascio qualche decina di euro nella libreria, mi fermo nel negozietto “politico”. Simpatica la maglietta con la scritta “Partigiano Reggiano”.
Nei campi intorno alla domus saurea hanno arato la terra, che ora riposerà sino al prossimo raccolto.
Deve anche essere atterrato un ufo in cortile, la mia invocazione par aver funzionato …
... portami via
voglio una stella che sia tutta mia
… vienimi a pigliare
voglio un pianeta su cui ricominciare
La groupie è sempre più persa per WAKEMAN e gli YES, alla deriva su di una zattera in balia degli oceani topografici. Cerco di scuoterla, le regalo una maglietta legata in qualche modo ad un suo vecchio amore, i QUEEN, apre il pacchetto, ride, e canta a voce alta:
Flash a-ah Savior of the Universe Flash a-ah He'll save every one of us
e poi fa la mossetta …
Il blog torna a dare segnali di gran vitalità, sarà anche un caso, un fuoco di paglia, ma in questi ultimi giorni siamo vicini alle 600 visite quotidiane, risultato davvero ragguardevole; questa la top ten relativa alle visite divise per nazione:
Nazione | Visualizzazioni |
---|---|
1.999 | |
314 | |
96 | |
67 | |
67 | |
60 | |
28 | |
27 | |
26 | |
24 |
Settembre è il mese più impegnativo dal punto di vista lavorativo, non bastava la gestione di Brian e la convalescenza di Dante, si è aggiunta anche la operazione della groupie al menisco. Partenza all’alba, arrivo a Sub Zara, disbrigo pratiche per accettazione in Day Surgery, attesa, operazione, attesa, ritorno nel posto in riva al mondo. Dodici ore in un ospedale sono parecchie, passeggio, leggo, tableteggio, assisto la groupie, mangio qualcosa, mi annoio, penso. Leggo cartelli astrusi; ma come è possibile usare linguaggi al limite della comprensione? Invece di scrivere “prego disinfettarsi le mani con l’apposito gel – come da direttiva sanitaria nazionale”, scrivono: “Frizione alcolica delle mani” e “… antisepsi delle mani in ambito sanitario“, ma dio canta, siiv nurmèl? E’ già la terza volta che frequentiamo questo ospedale, odio criticare questo tipo di strutture, ma aveva ragione la Lucy (groupie’s mother) quando, ricoverata anch’essa per un’operazione al ginocchio, per fare la moderna disse, sbandando un po’ sulla sintassi, “questo è un ospedale del mio cazzo!”.
L’approccio delle infermiere è un po’ troppo casuale, sembra che non sappiamo mai cosa fare. Al momento dell’accettazione di 10 persone da alloggiare per il Day Surgery, vanno in banana e impiegano due ore a fare quello che si sarebbe potuto fare in mezz’ora. Rimpiango il servizio sanitario emiliano mentre dileggio quello lombardo, ma poco lontano sento due donne meridionali apprezzare l’ospedale in cui siamo e parlar male di quello di Regium (“sono scortesi e maleducati”). Forse dipende anche da come vi ponete, bellezze!
Mentre vado e vengo da e per il posto in riva al mondo mi fermo a contemplare le basse pressioni settembrine, con strisce di nebbia sulle prime colline …
E’ comunque iniziata la vendemmia, questo già dal cinque di settembre, malgrado un’estate non ordinaria e dunque poco sole. Ricordo distintamente che tutti (!) gli anni passati a vendemmiare dal nonno, anni sessanta e settanta, non si iniziava prima del venti. Mi confronto sulla cosa con la Lucy, madre della goupie, memoria storica della campagna reggiana, anch’ella conferma la cosa. Le nuove tecnologie consentono di “tirar su” uva ancora non del tutta matura? Anche le vigne stanno cambiando? Mistero. C’è un agronomo tra i lettori del blog che possa intervenerire sull’argomento?
L’occasione è buona per riascoltare uno dei miei pezzi (e album) preferiti dei GENESIS …
La groupie dunque ha la gamba ramata, cammina con le stampelle, è una wonder woman (due ore dopo l’intervento era l’unica ad essere già in piedi giù dal letto), ma per questi trenta giorni sarà comunque menomata. Ciò significa che molte cose devo farle tutte io. Da una parte è un piacere, ricambiare almeno in parte tutto quello che di solito fa lei, dall’altra it makes my life ancora più a drag. L’altra mattina, non era ancora l’alba, sento che si alza, tud tud tud, cammina un po’ come il capitano Achab, poi sento Palmiro partire al galoppo dalla camera verso la cucina, quindi un frastuono assordante. Mi alzo di colpo, temo che la groupie sia caduta, ma no, semplicemente una marachella di PALMIR THE DESTROYER. Il simpatico gatto nero da qualche giorno ha una nuova mania: prende la rincorsa, salta sulla tavola e si diverte a scivolare su di essa. Peccato che in questa mattina di buon ora, sono le 5,40, sulla tavola ci fosse una bottiglia di lambrusco. Risultato: pavimento cosparso di cocci di vetro e vino, mobiletti e muro macchiati, io che in boxer e maglietta degli WHITESNAKE smadonno mentre pulisco, scopo, lavo, do il folletto.
Vita blues.
Racconto blues molto poetico, Tim, l’ho letto tutto d’un fiato e mi ritrovo in alcune sensazioni che descrivi; settembre è spesso un mese un po’ rognoso, verranno tempi migliori. La pizza del Puffo mi piace un sacco, la facevano anche fritta. A quando il debutto live degli Equinox? Ciao
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Nono sono agronomo, tantomeno esperto di vino, ma credo che la vendemmia anticipata dipenda dalla tanta pioggia caduta quest’anno, e gli acini saranno gonfi d’acqua. Meglio vendemmiare che rischiare che l’uva marcisca sulle piante. Hanno iniziato anche di qua dall’Appennino. Insomma, il motivo è che “non ci sono più le estati di una volta”.
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