Sempre il migliore , anche se iniziava a dare i primi segni di stanchezza , JOHN BONHAM stava anni luce sopra gli altri batteristi . Probabilmente l’imminente tour USA del 1980 avrebbe avuto un enorme successo , ma in quali condizioni si sarebbero presentati ? Hanno chiuso giusto in tempo , un altro passo falso e l’alone leggendario sarebbe andato a farsi fottere .
Il numero di MELODY MAKER che all’ inizio di ottobre 1980 celebra la morte di
John Bonham con interventi di COZY POWELL, PHIL COLLINS e BP FALLON
reca un servizio di chris chalrlesworth intitolato:
HEAD, HEART AND DRUMS.
Il giornalista prevede che la morte di John segnera’ la fine del gruppo.
Riferendosi al loro stile usa la parola RIGIDITY, la vera natura del gruppo,
che precluderebbe ogni cambiamento ( shift ) in direzione.
Il giornalista parla di Townshend che dopo la dipartita di Moon re-shape gli
Who e gli contrappone the reclusive Jimmy Page mettendo in dubbio che
il chitarrista abbia motivazione ed energia to re- shape i led zeppelin.
Jimmy page ed i batteristi.
John bonham su tutti.
Chris slade, jason bonham, denny carmassi, michael lee a seguire.
E prima ?
Jim mc carthy ovviamente.
E prima ancora ?
Un sodalizio che é durato nel tempo é quello che jimmy stabili’ con BOBBY
GRAHAM.
Compagni di innumerevoli sessions i due, nei primi anni sessanta, non
mancarono occasione di collaborare.
Bobby graham incise alcuni 45 giri a suo nome e jimmy vi suono’.
Nel 1965 si cimento’ nella produzione di un album che é divenuto una
piccola leggenda per i collezionisti.
Uscito in francia e in italia, non fu pubblicato in UK.
L’etichetta é la BARCLAY, etichetta francese del playboy miliardario.
il titolo dell’album BRITISH PERCUSSION.
In quel periodo tutte le stars francesi incidevano i loro dischi a londra
sfruttando i musicisti inglesi che erano di moda e i migliori.
Fu cosi’ che a bobby graham BARCLAY offri’ l’ occasione di
produrre un intero album incentrato sulla percussione.
Bobby graham chiamo’ a raccolta gli amici di tante incisioni :
JOHN MC LAUGHLIN alla chitarra ritmica
ANDY WHITE alla batteria ( batterista pre-ringo nei beatles )
ARTHUR GREENSLADE al piano
e molti fiati.
Chi scelse come chitarrista solista in ogni brano del disco ?
Il suo grande amico JIMMY PAGE!
A quell’epoca jimmy era molto intrippato col suono FUZZ.
E BRITISH PERCUSSION fu l’occasione per cimentarsi.
Dunque jimmy suona la solsta in tutti i brani.
Addirittura ne scrive 3 cob bobby graham.
DRUM STOMP
STOP THE DRUM
e LORD BYRON BLUES.
Il disco é divenuto negli anni un piccolo mito per i collezionisti.
Il genere ?
JAZZ e R & B.
Ma c’é chi parla di LOUNGE FUNK.
O di FUNKY MOD LATIN.
Oppure di PSYCHEDELIC BLUES:
Resta il fatto che ogni estimatore di jimmy page dovrebbe conoscerlo.
Perché un disco del 1965?
Ignorare la musica degli anni sessanta é incoscienza pura!
Sempre il migliore , anche se iniziava a dare i primi segni di stanchezza , JOHN BONHAM stava anni luce sopra gli altri batteristi . Probabilmente l’imminente tour USA del 1980 avrebbe avuto un enorme successo , ma in quali condizioni si sarebbero presentati ? Hanno chiuso giusto in tempo , un altro passo falso e l’alone leggendario sarebbe andato a farsi fottere .
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Il numero di MELODY MAKER che all’ inizio di ottobre 1980 celebra la morte di
John Bonham con interventi di COZY POWELL, PHIL COLLINS e BP FALLON
reca un servizio di chris chalrlesworth intitolato:
HEAD, HEART AND DRUMS.
Il giornalista prevede che la morte di John segnera’ la fine del gruppo.
Riferendosi al loro stile usa la parola RIGIDITY, la vera natura del gruppo,
che precluderebbe ogni cambiamento ( shift ) in direzione.
Il giornalista parla di Townshend che dopo la dipartita di Moon re-shape gli
Who e gli contrappone the reclusive Jimmy Page mettendo in dubbio che
il chitarrista abbia motivazione ed energia to re- shape i led zeppelin.
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Per me sempre il migliore, il più grande. Sempre nel cuore..e nelle orecchie :-)
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Jimmy page ed i batteristi.
John bonham su tutti.
Chris slade, jason bonham, denny carmassi, michael lee a seguire.
E prima ?
Jim mc carthy ovviamente.
E prima ancora ?
Un sodalizio che é durato nel tempo é quello che jimmy stabili’ con BOBBY
GRAHAM.
Compagni di innumerevoli sessions i due, nei primi anni sessanta, non
mancarono occasione di collaborare.
Bobby graham incise alcuni 45 giri a suo nome e jimmy vi suono’.
Nel 1965 si cimento’ nella produzione di un album che é divenuto una
piccola leggenda per i collezionisti.
Uscito in francia e in italia, non fu pubblicato in UK.
L’etichetta é la BARCLAY, etichetta francese del playboy miliardario.
il titolo dell’album BRITISH PERCUSSION.
In quel periodo tutte le stars francesi incidevano i loro dischi a londra
sfruttando i musicisti inglesi che erano di moda e i migliori.
Fu cosi’ che a bobby graham BARCLAY offri’ l’ occasione di
produrre un intero album incentrato sulla percussione.
Bobby graham chiamo’ a raccolta gli amici di tante incisioni :
JOHN MC LAUGHLIN alla chitarra ritmica
ANDY WHITE alla batteria ( batterista pre-ringo nei beatles )
ARTHUR GREENSLADE al piano
e molti fiati.
Chi scelse come chitarrista solista in ogni brano del disco ?
Il suo grande amico JIMMY PAGE!
A quell’epoca jimmy era molto intrippato col suono FUZZ.
E BRITISH PERCUSSION fu l’occasione per cimentarsi.
Dunque jimmy suona la solsta in tutti i brani.
Addirittura ne scrive 3 cob bobby graham.
DRUM STOMP
STOP THE DRUM
e LORD BYRON BLUES.
Il disco é divenuto negli anni un piccolo mito per i collezionisti.
Il genere ?
JAZZ e R & B.
Ma c’é chi parla di LOUNGE FUNK.
O di FUNKY MOD LATIN.
Oppure di PSYCHEDELIC BLUES:
Resta il fatto che ogni estimatore di jimmy page dovrebbe conoscerlo.
Perché un disco del 1965?
Ignorare la musica degli anni sessanta é incoscienza pura!
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