Non avevo mai partecipato ad un birthday party at the home for the aged e dopo averlo fatto devo dire che non è niente male. Raggruppano tutti i compleanni degli ospiti nati in un tal mese in una unica data e quindi si dà il via alle danze. C’è anche il vecchio Brian in mezzo ai festeggiati, ne fa 85. Ci si ritrova tutti nel salone principale, con i cinque o sei protagonisti – accompagnati dai famigliari – in prima fila; c’è un tal Giorgio con la fisarmonica che propone canti popolari, qualche valzer, un paio di arie e così via. A turno tutti cantano e alcuni ballano spronati dal direttore, dalla animatrice e dalle operatrici. Anche Brian viene messo in mezzo, e mentre lo guardo tutto sorridente intento ad accennare a qualche semplice passo di danza, mi commuovo. Mia sorella è più attiva, io me ne sto in un angolo e osservo. Brian ogni tanto guarda verso di me e mi strizza l’occhio. Non è poi così difficile adeguarsi, credevo fosse più difficile, e alla fine mi dico che forse potrei fare anche io il lavoro che stanno facendo le operatrici. Arriva il momento del rinfresco: torte, dolcetti, bibite a cui segue la consegna dei regali. Niente da dire, alla House Of The Rising Sun(down) fanno le cose per bene.
Penso spesso a Brian, là nell’albergo per anziani in cui vive ora, spero sia, non dico felice, ma tutto sommato non troppo spaesato. Il tempo atmosferico non aiuta ad elaborare questo passo che abbiamo dovuto affrontare, il grigiore del novembre inoltrato schiaccia un po’ verso il basso, col whiter shade of pale di dicembre andrà un po’ meglio, ma il solstizio d’inverno si avvicina e le turbolenze dell’animo sono assicurate.
Mentre cerco di attraversare questo periodo, faccio pranzi di lavoro con Mixi a Pavullo, là lontano oltre le colline, e vado a vedere gli STICKY FINGERS LIMITED di Lorenz e Jaypee allo Stones Cafè in occasione della presentazione del loro album, sono in (cattiva) compagnia della groupie, di Lele e di Pol. Siamo in prima fila e col sorriso sulle labbra osservo l’amico Jaypee al basso e il mio fratellino hard-rock-blues alla solista e alla voce. Non che avessi dubbi, ma quello a cui sto assistendo è uno spettacolo di high voltage rock and roll.
Ci sono poi dei venerdì sera passati con Picca, facciamo finta di parlare di musica per misurare noi stessi in queste vaste profondità siderali. Un cinegiappo e poi una delle cose che ci diverte di più: guardare improbabili video bootleg. Questa sera è la volta della original BAD COMPANY live nel 1999 in occasione della prima reunion. Apre una house band (col grande Liberty DeVittoalla batteria) che accompagna RICK DERRINGER ed EDGAR WINTER. Per ROCK AND ROLL FANTASY si unisce al gruppo di MICK RALPHS anche GARY ROSSINGTON. Segue il “the making of” del video di LIVE IN PEACE dei FIRM. Mezzore intere passate a guardare PAGE e RODGERS fermi ad un tavolino mentre mangiucchiano qualcosa tra una ripresa e l’altra. Roba per depravati insomma, roba che posso fare solo con Picca (e forse con qualche altro fratello di blog)
◊
◊
La groupie è chiamata a gareggiare con i professionisti dei kartodromi (va a finire che si darà al professionismo) così io passo le domeniche mattina in compagnia delle mie Gibson cercando inutilmente di fare il verso a Jimmy Poige. Ogni volta che ti metti lì a “tirare giù un assolo” capisci la sua grandezza, oltre all’ottima tecnica (parlo del periodo 1969-73) il livello di emotività è quasi sempre altissimo, la scelta delle note poi, che deve essere inconscia, è il motivo per cui ci tiene tutti lì incollati alla sua musica. Mamma mia, che chitarrista straordinario (che era).
Arriva dicembre, il mese del blues dolce e malinconico. Scruto il cielo per vedere se arriva la neve, la domenica mattina ascolto il rintocco delle campane che va di campagna in campagna, penso a mia madre, a tutti i bei dicembre che abbiamo passato insieme, agli alberi di natale e ai presepi fatti insieme, alle camminate mano nella mano fatte da bambino per andare alla messa della mezzanotte in abbazia sotto le luci fioche dei lampioni e con la neve che scendeva lieve. Ripenso alla mattina del 25, tutti sul letto suo e di Brian ad aprire i regali, penso ai tortelli dolci che preparava.
Penso anche che mi sento di nuovo sul confine, bloccato, fermo, senza l’energia necessaria per scegliere un sentiero … che sia questo il fine ultimo della mia anima, il restare adagiato sul confine a contemplare le stelle?
Back in my home town
The old place is still the same
But time can cast a spell over something
You can’t go back again
Back on the borderline one more time
◊
◊
Per cercare di fuggire dall’impasse esco con delle fighe e vado allo STONES’ WALL di Florianus Mutinensis…
… guardo la quarta stagione di HOMELAND (che è strabiliante) …
… ipotizzo un viaggio ai Caraibi.
Una sera faccio un salto al GrandEmilia, la coop più grande della regione, osservo il ceiling (il soffitto insomma) del centro commerciale iper adobbato per le feste ormai prossime, non riesco a non farmi irretire…
Al sabato dopo essere stato a trovare Brian torno alla domus saurea. Già dal cortile sento che la groupie sta suonando il basso, cerca di seguire un pezzo degli YES che esce dallo stereo. Entro e la spio, è tutta intenta a tirar giù una delle solite parti di basso impossibili di CHRIS SQUIRE … mah, povero me, una donna un po’ più normale no, eh?
Dicembre mese di bilanci, mi viene in mente la frase di March che appare in una delle nostre canzoni “e se guardo al passato non lo vedo migliorato” .. come sempre sono incline al rimpianto, alla malinconia, alla nostalgia; mi basta un nonnulla per sospirare, seppur adulto mi sento ancora così bambino. Cerco di evitare le mie compilation natalizie, i canti di natale, e tutto quello che mi porta alla deriva. Sto resistendo anche al forte impulso di mettere su WORKS VOLUME 1 degli ELP … in macchina mi sparo BLOW UP YOUR VIDEO e THE RAZOR’S EDGE degli AC/DC, addirittura DR FEELGOOD dei MOTLEY CRÜE, ma sebbene faccia l’headbanging e di pancia ci dia di hard rock, l’animo si chiude a riccio e risuona di PROKOFIEV (la Troika) e BEETHOVEN (Romanza in Fa maggiore) … d’altra parte sono un uomo di blues…
◊
◊
◊
◊
Allora per dicembre organizziamo insieme alla House of the rising sun!
"Mi piace""Mi piace"
Anche a me piace collezionare Dvd bootlegs , compresi quelli che stancano gli occhi dopo il terzo pezzo . Ho un bel mallopone dei Firm , dove dentro c’è di tutto . Compresi i making of dei 5 video . A me fa sorridere vedere JP tentare di mimare il solo di live in peace ( con tanto di parruchiera e trucco al seguito) le espressioni facciali , per non parlare del movimento (o tic) che compie con il b- bender . Video Low budget ma , sarà che amo quel
pezzo , a suo modo trascinante . Da notare che nel finale del clip , JP e Tony Franklin , rischiano un tamponamento (ovviamente tagliato) . In effetti il biondino al basso , si muoveva più del caro JPJ .
Tim , è tempo di mettere su Works vol1 . Al cuore non si comanda .
"Mi piace""Mi piace"
Auguri, “signor” Brian
"Mi piace""Mi piace"
Finchè la groupie suona gli Yes e guida i kart va tutto bene.
Inizia a preoccuparti invece se Ti chiedesse: “perchè non facciamo un figlio?”; là arrivano i guai!
"Mi piace""Mi piace"
Beh, questa mi sembra un tantino esagerata, di sicuro non saranno rose e fiori ma non credo che Jimi,Jeff,Jimmypoige,Koss & Keith per non dire Miles, Ludwig e Johann Sebastian li abbia spediti lo Spirito Santo….da qualche strano mixer devono essere usciti…
Pensa che perfino io con i due figli maschi che “suonicchiano” la chitarra ho avuto tra le mie povere tozze mani Les Paul, Stratocaster, 335 & Telecaster….”qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure.”..(De Gregori)……..Tom
"Mi piace""Mi piace"
Ovviamente si scherza, ma butto là due situazioni che ogni padre credo abbia vissuto con autentico terrore: i saggi e il ricevimento dei professori.
SAGGI DI DANZA (o ginnastica ritmica o quello che volete voi) – Ho due femmine e quindi mi sono sorbito questa autentica tortura molte volte; scenario tipico: Palasport di domenica pomeriggio alle 15 (sulla piena digestione), gremito di genitori e nonni rumorosissimi e maleducati (Ti fregano il posto a sedere appena possono con grande faccia tosta ) che riprendono forsennatamente l’esercizio dei pargoli senza accorgersi che Ti stanno pestando i piedi o piantando un gomito nei fianchi, si paga(!) tre/quattro euro per entrare, la temperatura si aggira sui 50 gradi, lo spettacolo fa pena, aspetti due/tre ore e quando tocca finalmente alla squadra delle Tue figlie il nastro lanciato in aria si impiglia nelle travi del soffitto e non torna più giù! Oppure (variante) Tua figlia si becca un calcio in faccia dalla compagna accanto nella fila durante una piroetta mal eseguita.
L’assessore di turno proclama che queste manifestazioni sono fatte per far stare insieme le persone ed allora vieni colto da impulso improvviso di strappargli il microfono di mano ed urlare che Tu non hai nessuna voglia di stare insieme a quella indistinta marea umana vociante e vorresti tanto startene a casa Tua sul divano da solo ad ascoltare sana musica rock!
RICEVIMENTO PROFESSORI: Battaglia persa in partenza di fronte ad una orda belluina di mamme agguerritissime in tuta paramilitare e addestrate a West Point (uscite con il massimo dei voti nel combattimento corpo a corpo) ; anche se sei arrivato per primo Ti passano avanti proprio tutte e riesci a parlare con i professori solo dopo varie ore ; naturalmente per sentirti dire con aria di rimprovero che Tua figlia non studia o non si applica o ambedue le cose insieme!
"Mi piace""Mi piace"
Anch’io ci sono passato.
Ora pero’ hanno messo su il ragazzo tutte e due.
Fortunatamente la musica non interessa poi tanto alle nuove generazioni
e per loro il giradischi ed il vinile é roba sconosciuta.
Cimentandomi con loro mi accorgo che mi sono mantenuto scemo.
anzi piu’ scemo di quando andavo al liceo.
E questo grazie al rock o meglio alla SCHOOL OF ROCK!!!!!!
"Mi piace""Mi piace"