Feste non proprio riposanti, Brian ammalato per la seconda volta in due mesi, rinchiuso nella sua stanza per quasi due settimane con la bronchite, faccenda sempre pericolosa per uno di 85 anni. In un paio di occasioni temo il peggio: la cura di antibiotici, la mancanza di stimoli e il deperimento fisico lo rendono così fragile che è difficile poter ipotizzare una ripresa. Ogni giorno entro nella struttura in cui è, salgo le scale, percorro il corridoio e mentre mi avvicino alla camera 42 mi chiedo in che stato sarà. Ci sono giorni in cui sta un po’ meglio e allora torna a scherzare … l’altro giorno non appena mi vede entrare si mette le mani sulla faccia, ieri quando gli dico che sto per andare via fa finta di essere arrabbiato e dice “A beh, alora” ; spesso però è giù di fase e confuso dalla febbre e dalla situazione in generale. Rimango fino a sera e lo aiuto a cenare … scodella di pastina in brodo, purè e carne morbida, mousse di frutta. Imboccare il proprio vecchio non è una cosa che avrei pensato di dover fare nella vita, ed invece eccomi qui, solerte, attento, premuroso. Rimango poi a guardarlo mentre si appisola, gli tengo la mano, e contemplo il fatto che al di là della bronchite il vecchio Brian si sta incamminando deciso verso l’abisso, lo vedo invecchiato, lo sento in difficoltà quando è il momento di formulare le parole. Quando lo lascio gli do un bacio, gli accarezzo il viso, lui mi manda un bacio con la mano, e tutte le volte sento un fiotto di tristezza salirmi in gola…mi asciugo gli occhi, mi infilo i Ray ban ed esco.
Mi fermo al Centro Commerciale Torrenova di Modena per una commissione. E’ l’ultimo dell’anno, c’è un discreto via vai, trovare parcheggio non è semplice, ma dietro all’edificio della Farmacia trovo un buco libero. Mi fermo un attimo in macchina a leggere i credits del cd che sto ascoltando, distrattamente seguo una macchina che parcheggia poco più in là. Esce una ragazza sui trentanni, chiude la macchina e se ne va. Controllo meglio, mi accorgo che ha parcheggiato nel posto riservato ai disabili. Scendo dalla macchina, controllo che sia davvero così e cerco di raggiungere la tipa per dirle qualcosa. Voltato l’angolo però non trovo più nessuno. Mi monta una rabbia gelida, che presto si trasforma in cupa tristezza. Queste sono le piccole cose che mi fan capire che l’essere umano non ha futuro, ripiegato come è su sé stesso, senza più un briciolo di senso civico, di sentimento per la comunità in cui vive. Per un minuto penso a fare una telefonata ai vigili, ma poi desisto, anche io sconfitto dall’istinto di questa torbida sopravvivenza … perché andarmi a cercare altri impicci nel giorno dell’ultimo dell’anno e dopo essere stato alcune ore ad accudire mio padre che è in un ospizio?

Mini Minor su parcheggio riservato ai disabili- Modena Centro commerciale Torrenova – 31 dicembre 2014 – foto TT
Mi rimetto in macchina e torno verso Borgo Massenzio. In località Magpie Place Mill, incrocio una donna che fa footing. E’ solo un secondo o poco più, ma vedo che ha un sorriso un po’ sciocco disegnato sulla faccia, dovuto – immagino – a ciò che ascolta dalle cuffiette che sbucano dalla tuta e dal giubbetto da corsa. Mi chiedo “chissà che musica sta ascoltando!“, e il tono del mio pensiero è snob, ma poi mi dico “come ti permetti? Che ne sai?”. Già, che ne so, magari si sta sentendo PHYSICAL GRAFFITI col PONO di NEIL YOUNG ed è in estasi mistica perché il lettore sta passando ad alta qualità sonora (anche se Picca non sarà d’accordo) TEN YEARS GONE … mmh, però mi sa più una tipa che sta ascoltando la MANNOIA, oppure gli STADIO, o quelle cantanti nere che vanno adesso, quelle che fanno quella muzak commerciale e che cantano come se stessero cagandosi addosso. Oppure si sta ascoltando i pezzi dalla melodia oscurata di LIGABUE, magari l’hip hop/rap di facile ascolto, o quei cantanti che escono da X Factor. Chissà … comunque sia, mi sento contento e fortunato del fatto che in quel preciso momento io mi stia ascoltando PAPER CHARMS della PFM.
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la Mini si meritava un bel punteruolo sulla fiancata…
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Ma no, quale punteruolo, comunque la targa me la segno, hai visto mai passasse dalle mie parti…
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Toccante la parte con Brian. Un abbraccio rocker.
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Dato che “anatalebisognaesseretuttipiùbuoni” preferisco pensare che la tipa abbia parcheggiato lì dopo aver lasciato la vecchia nonna, titolare di un permesso invalidi, all’ingresso del centro commerciale, e nella fretta si sia dimenticata di esporre il tesserino.
Se così non fosse, sapendo per esperienza quanto quei parcheggi facciano comodo a chi ne ha bisogno, è solo l’ennesimo segno del poco senso civico circolante in questo paese. Io in genere lascio un biglietto nel parabrezza…
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Innanzi tutto auguri di guarigione a Brian.
Per quanto riguarda la mancanza di senso civico degli italiani, se Tim
avesse telefonato ai vigili urbani…………………………………………………..
………………..l’ultimo dell’anno erano tutti in malattia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Più che altro, se avesse chiamato la Polizia Municipale, Tim si sarebbe sentito rispondere che per legge loro non sono competenti in aree o parcheggi privati, dove peraltro (e purtroppo) non vale il Codice della Strada. Di solito in questi casi gli stessi Vigili (vedi ed es. http://www.poliziamunicipale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=41249) consigliano di inoltrare segnalazioni o lamentele alla direzione del Centro commerciale.
Resta il fatto che il gesto è dei peggiori, grave segno di inciviltà e maleducazione. Una volta, all’estero (mi pare in Francia) trovai una scritta vicino ad un parcheggio disabili: “Se ti prendi il mio posto, prenditi anche il mio handicap”…
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Seguo il tuo blog per motivi piu’ superficiali come la musica, ma e’ bello l ‘amore che tu provi per tuo padre ed è ancor piu’ bello come lo manifesti.
Qualche mese fa’ ho perso mio padre per un tumore al pancreas fortunatamente diagnosticato tardi.
Dico fortunatamente perche’ è un tipo di tumore praticamente nefasto, quasi incurabile dove gli accanimenti terapeutici non fanno altro che aumentare le sofferenze inutilmente.
Quando è morto gli tenevo la mano, un po’ sono morto anch’io…
Siamo troppo legati alla vita, la fede in Dio è un valore da inseguire altrimenti non ci resta nulla, i beni materiali non ce li portiamo dietro e te lo dice uno che di professione fa’ il trader (poco venale) finanziario.
Lo so’ è un po’ retorico ma ti assicuro; pur con tutti i dubbi del caso, un percorso io sto’ cercando di farlo anche se con difficolta’. Per questo devo ringraziare mia moglie che è molto piu’ devota di me.
Spero comunque che tuo padre possa rimettersi un pò.
Riguardo alla tipa con la mini (spero almeno figa…) senza essere troppo qualunquista penso che la mancanza di spirito civico sia uno dei motivi per i quali il nostro paese rimarra’ al palo come sempre, io vivo a Roma e ti assicuro che ne vedo di tutti i colori ogni giorno. Buon 2015 a te e ai ragazzi che seguono il blog.
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Caro Massimo, mi dispiace molto apprendere per tuo padre e insieme – sono sicuro – alla comunità di questo blog mi stringo intorno a te.
Questo è un blog che non ha come valore la fede in dio, ma se a te dà conforto e se rende più accettabile la cosa, sono felice per te.
La musica per me non può essere superficiale, nemmeno davanti a faccende più serie, dopotutto è la cosa che mi tiene in vita :-)
Ti abbraccio,
Tim
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Ci mancherebbe Tim, non voglio indottrinare nessuno, era solo uno sfogo scollegato dal contesto del blog.
In bocca al lupo.
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