Primavera del 1990, GIANCARLO TROMBETTI, caporedattore della rivista, mi commissiona un articolone sui LZ visto che l’anno in corso è quello relativo al decimo anniversario del loro scioglimento. Questa la seconda ed ultima parte.
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Primavera del 1990, GIANCARLO TROMBETTI, caporedattore della rivista, mi commissiona un articolone sui LZ visto che l’anno in corso è quello relativo al decimo anniversario del loro scioglimento. Questa la seconda ed ultima parte.
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Complimenti , un articolo veramente bello e scritto con grande competenza .
Non so perché , ma ho sempre trovato piuttosto interessanti gli ultimi anni dei LZ . Io sono dell”idea che avrebbero dovuto fare un solo spettacolo a KNEBWORTH (evitando certe lungaggini come l’archetto ; White Summer..) , magari in chiusura di un bel tour europeo senza troppi fronzoli . Occasioni sprecate .
Stessa cosa per Over Europe . Intenzioni buone , ritorno alla semplicità , scaletta snellita , ma troppe poche date (perlopiù in Germania) per portare quel nome . Le condizioni di Page poi non ne parliamo . Al contrario Robert aveva recuperato alla grande .
Del periodo post-Zepp , non credo che i FIRM siano il punto più debole della carriera di Page . Sicuramente è il più sottovalutato .Ovviamente è un gusto personale , ma credo che quel progetto sia il più interessante e concreto . Tuttavia , JP avrebbe dovuto impostare la sua carriera sul modello dell’ Outrider tour , avere una sua band con la quale eseguire materiale dagli ultimi giorni degli Yardbirds a quello più recente .
Il Coverdale che preferisco è quello che fa il verso a Paul Rodgers .
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Grande articolo che riaccende ricordi, speranze ed emozioni ancora
vive a quasi 35 anni dalla fine dei led.
E se siamo arrivati fin qua dobbiamo ringraziare i 3 led superstiti che,
chi piu’ chi meno,hanno tenuta accesa la fiamma.
E la speranza é dura a morire.
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