Intervista con RAY HAYOSH del record store FOUND SOUND di Detroit – di Paolo Barone

27 Dic

Il nostro Polbi ci manda questa bella chiacchierata fatta col titolare di un gran negozio di dischi di DETROIT. Lunga vita ai supporti analogici.

In questi ultimi anni fra noi appassionati di musica si e’ parlato spesso del cambiamento dei negozi di dischi. Sembravano inevitabilmente condannati a morire sotto i colpi di internet, e invece ce li ritroviamo forse piu’ vivi che mai. C’e’ poco da fare, la vecchia generazione di negozi di dischi e cd con la quale la maggior parte di noi e’ cresciuta, e’ morta insieme al vecchio modo di intendere l’industria discografica. Ma dalle ceneri di quel falo’ qualcosa si e’ presto messo in movimento, e ora una nuova generazione di negozi di dischi e’ fra noi.

Ho approfittato in questi giorni detroitiani per fare qualche riflessione con Ray Hayosh, il titolare di Found Sound, uno dei negozi piu importanti dell’area metropolitana di Detroit e degli Stati Uniti di conseguenza.

– Vorresti racconatrci come e’ iniziata quest’avventura?

“Abbiamo aperto piu’ o meno tre anni fa, io prima lavoravo in un altro negozio di dischi, uno vecchio stile spazzato via nel 2011 dalla crisi del cd. Ho sempre amato l’idea stessa del negozio di dischi, e quindi appena ho visto la possibilita’ di prendere questo spazio mi ci sono buttato portandomi appresso tutta l’esperienza che avevo maturato nel tempo.”

– Qui ora avete molti dischi in vinile, credi che sia definitivamente conclusa l’epoca dei cd?

“ No, non credo proprio. Abbiamo una sezione cd, e continuiamo a venderli senzaproblemi, anzi a dire il vero io ho ripreso a comprare cd proprio ora che il vinile e’ tornato cosi tanto di moda! Il vinile la fa da padrone logicamente, ma vendiamo cd Rap, R&B, Pop. E anche Box Set, sicuramente piu in cd che in vinile.”

– Avete una grossa parte del negozio dedicata all’usato…

“ Si, diciamo che l’usato rappresenta il 70 per cento delle vendite e 30 per cento il nuovo.”

– Che tipo di dischi usati si vendono di piu? Roba da collezione, pezzi pregiati?

“ Si quelli ci sono e vanno, ma sorprendentemente quello che vendiamo di piu’ sono i dischi poprock da pochi dollari. Arrivano questi gruppi di ragazzi che spendono 30 dollari e si portano a casa un mucchio di vinili…Billy Idol, Carpenters, roba da 5 dollari a disco. Ecco, questo e’ quello che si vende di piu.”

RAY HAYOSH - FOUND SOUND -  Detroi

RAY HAYOSH – FOUND SOUND – Detroi

– Che tipo di clientela avete in questo periodo?

“ E’ molto variegata. Il sabato pomeriggio arrivano gruppetti di adolescenti con qualche dollaro da spendere, e poi magari entra il vero collezionista. E’ molto bello vedere questa diversita’ di approccio! C’e’ anche un sacco di gente che semplicemente ha in casa un giradischi e avranno in tutto una quindicina di dischi. Si comprano qualcosa e poi lo ascoltano ma senza una particolare passione, semplice divertimento! Alcuni ci chiedono cosa vogliono, altri semplicemente si guardano in giro…Comunque per me e’entusiasmante vedere che c’e’ ancora molta gente che compra dei supporti musicali, per un po’ avevo paura che non potesse più accadere. Adesso invece arriva natale e vengono un sacco di genitori che vogliono regalare dischi ai loro ragazzi…e ragazzi che li comprano per i loro genitori! Chi lo avrebbe mai detto…“

– Vendete anche on line?

“ Adesso si, ma per i primi due anni abbiamo deciso di non farlo. Non volevamo che la gente pensasse ‘se posso prenderlo on line che ci vado a fare al negozio?!’ Questo e’ stato uno degli errori della vecchia generazione di negozi, una volta scoperto la vendita in rete hanno messo li’ tutte le cose migliori che avevano.”

– Ho visto che avete anche una sezione molto ricca di libri musicali sia nuovi che usati, oltre a magliette, video e riviste.

“ Certo, abbiamo molti libri e in questo caso ne vendiamo soprattutto di nuovi. Questo spazio e’ anche aperto ad incontri con personaggi del mondo musicale, cosi come ai concerti. Prima ne ospitavamo un paio al mese, ora ci stiamo orientando verso quattro o cinque show all’anno ma veramente speciali. E’ importante che il negozio di dischi sviluppi intorno a se una comunita’ di appassionati, e’ importante da molti punti di vista secondo me.”

– Quale e’ stato il primo disco che hai comprato in vita tua?

“ Il primo supporto musicale che ho acquistato e’ stato Dangerous di Michael Jackson in cassetta! Ma il disco che mi ha cambiato la vita e’ stato Love Gun dei Kiss…ero un appassionato di fumetti, e i Kiss erano anche quello oltre la musica, i miei due mondi si venivano ad unire…Poi e’ stata una valanga, Aerosmith, Guns & Roses…Motorhead…epoi il Punk rock…Cramps, Bad Religion, Stiff Little Fingers…e’ stato un crescendo che mi ha portato sempre piu’ dentro la musica…”

– Metal, Hard Core, Pop…qui c’e’ un po’ di tutto, ma che genere vende di piu’?

“ I classici Beatles, Stones, Zeppelin e Rush sono sempre una certezza. Vendiamo anche parecchio Jazz, ogni settimana ordiniamo due o tre copie di Kind of Blue e A Love Supreme, sono dischi che tutti vogliono avere. Vendiamo molto Indie e Punk, mentre non molto Metal nuovo, ma Metallica, Slayer e Sabbath si vendono di continuo. Abbiamo anche un buon settore di vendita dedicato alle band locali, tante ci portano i loro dischi direttamente in negozio.”

– Che mi dici della musica italiana, conosci qualcosa?

“ Qualcosa, non molto…la prima band che mi viene in mente sono i Raw Power, ma oltre loro so soltanto che avete una scena Prog molto interessante. Ho iniziato a scoprire qualcosa negli ultimi anni, prima ero troppo preso dall’estetica Punk rock e non avrei mai ascoltato nulla che avesse un synth, ma le cose cambiano…anzi, dammi tu una lista di gruppi Prog italiani da ascoltare!”

RAY HAYOSH - FOUND SOUND - Detroit

RAY HAYOSH – FOUND SOUND – Detroit

– Con cosa ascolta i dischi la gente che frequenta questo negozio?

“ La stragrande maggioranza con vecchi sterei che si sono ritrovati in casa, magari roba dei loro genitori. Spesso ci chiedono dove poter riparare i vecchi giradischi, molti non hanno la disponibilita’ o la voglia di spendere per delle cose nuove.”

– In quanti siete a lavorare in questo negozio attualmente?

“ Ora siamo in sei.”

– Avete rapporti con gli altri negozi?

“ Senza dubbio. Abbiamo anche fatto un opuscolo tutti insieme che elenca i negozi di dischi indipendenti in Michigan. Era un idea che girava da tempo, ma la vecchia scuola non era mai riuscita a realizzare una vera collaborazione, si aveva una concezione molto individualista di come fare questo mestiere. Ora finalmente hanno tutti capito che combattiamo le stesse battaglie. Collaborare e’ essenziale.”

– Quale e’ il disco piu’ costoso che avete venduto qui?

“ Direi una copia originale del primo delle Supremes, Meet the Supremes, lo abbiamo dato via per 475 dollari. Ora abbiamo un cofanetto in vinile, in versione speciale per audiofili, degli Stones dell’85 che costa 1000 dollari…non credo che lo venderemo facilmente…”

– Vanno ancora i ’45?

“Si, soprattutto per gente che ha a casa un jukebox, ce li chiedono spesso!”

– E le cassette?

“ Beh, forse lo sai anche tu, ma ora abbiamo anche un ‘Cassette Store Day’! Credo sia iniziato per scherzo in qualche negozio di dischi a Brooklyn, poi qualcuno probabilmente in Inghilterra, ha rilanciato sul serio questa cosa e ora va avanti da tre anni! Abbiamo partecipato anche noi e ogni volta abbiamo la fila alla porta, pazzesco! In fin dei conti e’ solo la voglia di avere qualcosa di musica nelle tue mani, qualunque cosa sia che possa darti quella sensazione magica.”

– Qual’e’ il prezzo medio di un nuovo disco in vinile oggi?

“ E’ difficile dirlo, dipende da molte cose, comunque compreso fra i 17 e i 45 dollari.”

– Un ultima domanda: Costa piu’ un disco oggi o era piu’ caro negli anni settanta?

“ Ho fatto il calcolo proprio qualche giorno fa. Negli anni settanta il prezzo medio di un nuovo disco era l’equivalente di 22/23 dollari di oggi. Praticamente uguale ad oggi.”

Paolo Barone © dicembre 2015

10 Risposte a “Intervista con RAY HAYOSH del record store FOUND SOUND di Detroit – di Paolo Barone”

  1. picca 28/12/2015 a 13:54 #

    Molto interessante. Gli lp che in America costano 5 dollari da noi sono a minimo 15/20 euro nelle bancarelle più pulciose dei mercatini più scassi. Sempre nel didietro, ragàz…

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  2. Paolo Barone 28/12/2015 a 15:18 #

    Si Picca, ho notato anche io questa cosa e all’inizio avevo voglia di comprare di tutto! Vedevo tutti questi Stones, Airplane, Allman, Free & Co. a non più di 10 dollari quando da noi spesso non bastava il doppio.

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  3. mikebravo 28/12/2015 a 15:32 #

    Bologna non è Detroit.
    Comunque sono convinto che il titolare del discodoro di via galliera, che
    si chiama achille e lo gestisce da oltre trent’ anni, risponderebbe alle
    domande di Paolo allo stesso modo di ray hayosh..
    Oltre alle novita’ di ogni tipo, reparto dell’usato a partire da 1 euro
    per il vinile ed i cd.
    i pezzi rari possono arrivare a 50 euro ( raramente i rari….. ).
    Altro negozio della citta’ é discobolandia che tratta soprattutto vinile.
    Un po’ caro e gestito da madre e figlio( tale madre tale figlio.. )..
    Altrimenti c’è disco rama in una laterale di via indipendenza, apertosi
    al vinile usato e con tanti cd.
    Uno dei 2 titolari ha una faccia triste che invita ad uscire senza acquistare.
    E’ stato l’ultimo direttore dei magazzini nannucci.
    Sconsigliato alle persone depresse.
    Io quando ci vado, prima bevo una birra.
    Nei locali di via oberdan che ospitavano il mitico negozio ora c’è la catena ibs
    che vende vinile nuovo ed usato a prezzi medio- alti.
    Sempre in via oberdan c’é semm records che ,partito con grandi sconti,
    è divenuto sempre piu’ caro e piu’ dedito al vinile usato.
    Ma il titolare è stato ad un party a new york con keith richards…
    Se siete musicisti visitate SCOLOPENDRA che ha strumenti usati e dischi
    usati ( vicino alla stazione dei bus ).

    Il vinile nuovo si trova in 4 megastore della Feltrinelli ed in altri della comet e di
    mediaworld.
    Esistono inoltre diverse librerie di usato che trattano il vinile non nuovo.

    A tutto questo aggiungiamo una quindicina di negozi che vendono l’usato
    in franchising, compreso il vinile.
    Piu’ che negozi, in genere sono fabbriche dismesse dove puoi comprare
    dall’ago all’elefante usato.
    In questi mercatini è piu’ facile trovare quello che non ti aspetti, ovvero il
    pezzo raro ad un prezzo accessibile.

    Il vinile è tornato da tempo, nuovo ed usato.

    Certo, se abitassi a porretta terme farei fatica a trovare anche un cd.

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  4. mikebravo 28/12/2015 a 16:19 #

    Ah, dimenticavo background con vinile nuovo e usato.
    Sito all’interno di una galleria d’arte in centro.
    E’ stato l’ultimo ad aprire.

    Concludo ricordando un libro uscito sui negozi di vinile in italia.
    Vi era incluso master blaster un negozio che aveva appena aperto
    al pilastro, quartiere di bologna.
    Quando il libro usci’ in libreria il negozio aveva gia’ chiuso i battenti.
    Un soffio e via……………………………..

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  5. lucatod 28/12/2015 a 20:11 #

    Interessante intervista . In USA i prezzi sono veramente convenienti rispetto ai nostri . Ho potuto constatarlo anche facendo acquisti su ebay . Vasta scelta , prezzi bassi .

    Recentemente ho scoperto un mercatino tenuto la domenica mattina , nel quale tra le tante cose (nuove ed usate) ci sono pure quattro o cinque bancarelle che trattano vinile usato (e qualcosa di nuovo ..) . Ho fatto conoscenza con altri appassionati con i quali scambiare piacevolmente due parole per poi ritrovarli una ventina di giorni fa presso una fiera del disco davvero ben fatta . Ottimi prezzi , la roba che interessava a me a circa 10 euro , ma anche per la metà .
    Mentre un mese fa a Londra mi sono dato agli WHO , con un paio di ottimi acquisti , una prima stampa di QUADROPHENIA e la colonna sonora di THE KIDS ARE ALRIGHT , due doppi per 20 sterline in tutto .. non regalati … ma va bene lo stesso .

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  6. mikebravo 28/12/2015 a 21:48 #

    Oggi pomeriggio verso le 16 e 30 mi sono recato a Cose di casa.
    Reduce da una vacanza natalizia in localita’ priva di musica e derivati,
    non potevo sottrarmi ad una spedizione comoda in uno di questi negozi
    di franchising.
    Per darvi un idea di quello che si puo’ trovare e spendere per fortuna,
    per caso o meglio per fiuto, vi rendiconto il mio acquisto.
    il pezzo migliore é un LP di claudio lolli Ho visto anche zingari felici
    a 6 euro, praticamente inascoltato. A 3 euro cadauno, tutti in stato
    eccellente, 7 LP e 2 12″, tra cui ry cooder (crossroads ),
    spanic boys, ian hunter, beat farmers, birdland, ben vaughn combo,
    the the, jerry jeff walker, amazing rhythm aces, sweet gli altri.
    Anche 3 CD sigillati : joe cocker the ultimate collection 1968 -2003,
    addirittura doppio a 3 euro, un cd di bjiork, e, rullo di tamburi…….
    ……..blackmore’s night the village lanterne sempre a 3 euro.
    Per la prima volta potro’ ascoltarmi il divino blackmore versione
    calzamaglia.
    Chiaramente ho avuto la fortuna di capitare su un blocco prezzato
    la mattina stessa.
    Gli LP a 3 euro, come i CD, restano ben poco in esposizione.
    Tenete conto che chi li ha dati in conto vendita prende il 50%
    del ricavato, l’altro 50% va al gestore del mercatino.
    Per legge non sono tenuti a rilasciare lo scontrino.
    Dopo 60 gg di esposizione l’oggetto si svaluta del 50% e puo’
    essere acquistato alla meta’.
    Ne segue che il seguace del rock anche squattrinato puo’ tornare
    a casa con un LP o un CD acquistato per poco.
    Ritorno al socialismo ?
    Prezzi bassi come in UK o USA ?
    Mettetela come vi pare.
    Aggiungete la sorpresa di poter trovare tanto o nulla.
    Di fare l’acquisto di persona.
    Di passare un’ ora piacevolmente.
    O di uscire delusi se é andata buca.
    Cosi’ é la vita.

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  7. Paolo Barone 29/12/2015 a 04:44 #

    Mikebravo ufficialmente nominato re del vinile in questo Blog, e autore di questa ottima guida ai negozi di dischi bolognesi!

    Apprendo in questo momento la notizia della morte di Lemmy.
    Il mondo del Rock and Roll perde uno dei suoi più importanti personaggi.
    E una delle band più influenti e innovative di tutti i tempi.
    La sua ironia, il suo modo di affrontare la vita, hanno ispirato e incoraggiato centinaia di migliaia di noi nel mondo nei nostri momenti difficili, e la sua musica ci ha tenuto compagnia mentre ce la spassavamo. Se n’e’ andato quasi al volo, a 70 anni, senza essere di fatto mai invecchiato. Resta in me il rimpianto di non averlo mai visto dal vivo, compensato in parte dall’aver consumato i dischi di Hawkwind e Motorhead, e la sua straordinaria biografia.
    Mi dispiace veramente tanto.

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  8. bodhran 29/12/2015 a 09:03 #

    Bella intervista! E’ una bella cosa che rispuntino i negozi. L’online sarà efficace (impossibile negarlo) e talvolta più economico, ma insomma in questo negozio ci lavorano in 6. E’ un po’ come entrare in libreria, i suggerimenti di un bravo libraio sono imparagonabili a quelli “automatici” di amazon. Insomma: “massimo rispetto” ai negozi piccoli e NO alla grande distribuzione e alla vendita online…. almeno quando è possibile.

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  9. Baccio 04/01/2016 a 16:42 #

    Da parte mia segnalo a Firenze il negozio “Rock Bottom”: esclusivamente vinile con scelta molto ampia, ha anche il sito web dove si può vedere il catalogo ed acquistare on line.

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  10. Paolo Barone 04/01/2016 a 19:33 #

    Grazie Baccio per questa segnalazione, Rock Bottom ha un catalogo molto vasto e prezzi spesso ragionevoli.

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