Brian, Keith Emerson e adesso anche Johan Cruijff. Certo che di questo passo di miei eroi in giro ne resteranno pochi. Non è capitata all’improvviso questa, Johan era da tempo ammalato e il cancro ai polmoni se lo è portato via a quasi 69 anni.
Per quelli della mia generazione l’OLANDA degli anni settanta è stata una squadra da ammirare e da amare. In finale ai mondiali sia nel 1974 che ne 1978, non è mai riuscita ad alzare la coppa del mondo, e anche questo fa parte della sua leggenda dalle tinte blues.
Cruijff è stato il mio primo eroe, chissà cosa colpì il bambino che ero … il colore arancio della maglia della nazionale, la maglietta bianca con striscia centrale rossa dell’AJAX, nome che riportava a quello di un noto detersivo (nessuno sapeva allora che il nome della squadra derivava dalla figura mitologica di AIACE TELAMONIO, valoroso condottiero), il fatto che un giornalista italiano cominciò a chiamarlo i Lancieri per via del simbolo della squadra…
Chissà… mia sorella mi dice che nel 1974 ero ossessionato, compravo persino i ghiaccioli arancioni in onore della maglietta olandese di Cruijff. Ricordo l’eccitazione durante il mondiale del 1974, mi vedo ancora correre intorno a casa tra l’intervallo del primo e secondo tempo in quel pomeriggio del 7 luglio 1974 (la partita si disputò alle 16), l’estate… gli anni settanta… il futuro davanti… il Rock non era ancora arrivato e così erano le moto da cross, l’Inter e Johan Cruijff a farmi sentire vivo.
München
7 luglio 1974, ore 16:00
Paesi Bassi 1 – 2
Germania O
Un paio di anni più tardi il PROFETA DEL GOAL, film documentario del 1976 di Sandro Ciotti. Arrivò anche al Cinema Astoria di Nonantola.
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10 anni all’AJAX, 5 al BARCELLONA, poi America, di nuovo Spagna, ancora America e infine AJAX e FEYENOORD, poi da allenatore 3 anni all’AJAX e 8 al BARCELLONA. Tre volte pallone d’oro, 8 campionati vinti con l’AJAX, 1 col FEYENOORD, 1 col BARCELLONA, 3 coppe campioni vinte con l’AJAX, diverse altre coppette. Da allenatore 4 campionati e 1 coppa campioni col BARÇA più coppette varie. E’ stato il più importante footballer degli anni settanta.
Ho sempre pensato fosse il JIMMY PAGE del calcio, stesso impulso visionario, stesso lignaggio artistico, stesse doti attitudinali, stessa fighinaggine, stesso spessore intellettuale, stesso atteggiamento rivoluzionario. Due stelle di prima grandezza nei loro relativi campi, entrambe ad illuminare il decennio degli anni settanta.
Stanno finendo tutti i numeri uno, e per me Cruijff era il numero uno del calcio. Certo, Maradona, Ronaldo (Luís Nazário de Lima), Recoba, Messi, ma per me il numero uno tra tutti i numeri uno era lui.
Addio Johan, è stato bellissimo guardarti giocare a football.
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Mitico, stratosferico, uno dei Cinque (o forse solo Tre?) Dei del Football…con Lui in campo l’argentina di videla – col c…o – avrebbe vinto la Coppa del Mondo ’78, ma lo hanno “eliminato” prima, per questo non andò!
Giù bandiere e cappelli!! un’altra splendida cometa che se ne va nel cielo degli Eletti!
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