PAOLO TARSI “Furniture Music For New Primitives” (Cramps Music – POPtraits / Rara Records 2015) – TTTTT

14 Apr

PAOLO TARSI è un musicista italiano molto interessante, in fondo all’articolo riporto la breve biografia artistica presa dal suo press kit. TARSI è distante dal Rock che  siamo soliti amare, ma la componente blues di questo blog fa sì che ogni tanto su queste sponde vengano ad approdare tipetti interessanti appartenenti a nazioni musicali diverse ma che comunque riescono a far breccia nel nostro animo. Il suo disco infatti ci è arrivato con una forza inaspettata ed è un vero piacere poterne accennare qui sul blog.

Musica d’arredamento la si potrebbe chiamare, un misto di musica contemporanea, rock sperimentale e improvvisazione, musica capace di trasportarci nelle profondità siderali che talvolta tanto amiamo. Il disco è uscito per la CRAMPS, etichetta importantissima per la musica italiana di valore. La copertina è di Luca Domeneghetti.

Paolo Tarsi furniture music For new primitives

Non essendo esattamente la nostra cup of tea tralascio i riferimenti concettuali (Le città della notte rossa del 1981 di William S. Burroughs), i tanti ospiti che partecipano al progetto, tutte cose comunque importanti per gli addetti al genere, e mi concentro unicamente sull’effetto che questa aria sonora ha su di me cercando di racchiudere il senso in brevissime descrizioni.

DREAMTIME è un’immersione nelle pieghe del cosmo, la colonna sonora del contemplare il mistero dell’universo…

CLUSTER #2 riporta a sperimentazioni Jazz/(Kraut) Rock.

Per me che sono un fan di Jimmy Page, ELECTRIC SAKUHIN ricorda certe cose di LUCIFER RISING poi riproposte anche in DEATH WISH II (A SHADOW IN THE CITY). Il brano di Tarsi poi si sposta su altre coordinate tracciate dalla tromba.

Paolo Tarsi

Paolo Tarsi

IN THE TOTAL ANIMAL SOUP OF TIME scandisce l’enigma del tempo e dello spazio.

A LENTA PERCEZIONE è un suggestivo rincorrersi di onde sonore mentre THE MELODY HAUNTS MY REVERIE definisce il concetto di ambient music.

Paolo Tarsi

Paolo Tarsi

CONSTRUCTION DANS L’ESPACE ET LE SILENCE ritorna verso il Jazz/Rock più sperimentale.

Paolo Tarsi

Paolo Tarsi

In chiusura, questo album è molto bello. C’è una raffinata e razionale follia dentro di esso, e una musica che allarga gli orizzonti. Sarebbe un album da comprare, un album  a cui dare supporto. Comunque sia, giù il cappello per Paolo Tarsi.

◊   ◊   ◊

1. Dreamtime | feat. Roberto Paci Dalò
2. Cluster #2 | feat. Enrico Gabrielli/Der Maurer, Sebastiano De Gennaro, Diego Donati
3. Electric Sakuhin | feat. Junkfood 4tet
4. In the total animal soup of time (an index of secrets) | feat. Roberto Paci Dalò, Gianni Giudici, Michelangelo Vanni (Junkfood 4tet)
5. A lenta percezione | feat. Enrico Gabrielli/Der Maurer
6. The melody haunts my reverie | feat. Michele Selva
7. Construction dans l’espace et le silence | feat. Paolo Tofani, Quartetto Maurice, Roberto Paci Dalò
8. Minutes to Go | feat. Paolo Tofani (Area – International POPular Group)

Paolo Tarsi e Paolo Tofani

Paolo Tarsi e Paolo Tofani

Paolo Tarsi ha composto musiche per mostre di Paolo Cotani, Mario Giacomelli, Andy Warhol, collabora con gli artisti Marco Tirelli e Tullio Pericoli. Parallelamente realizza perfomance, installazioni e compone musica presentata in loft, gallerie e musei d’arte contemporanea quali il MAXXI di Roma, il MUSMA di Matera, il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e lo Spectrum di New York. Specializzatosi nella composizione con il premio Oscar Luis Bacalov, suona con il chitarrista Paolo Tofani nel progetto AREA Open Project e ha lavorato con musicisti dell’attuale scena elettronica, jazz e rock. Suoi studi di carattere musicologico sono apparsi su riviste specialistiche e rivolgono particolare attenzione alla musica del secondo Novecento, ai rapporti tra musica e altre forme d’arte e all’influenza esercitata dalle avanguardie colte sui linguaggi pop. Scrive per “Il Giornale della Musica”, “Alfabeta2” e “Artribune”. Dal 2010 fa parte del gruppo Argo con cui pubblica una serie di romanzi collettivi (nel tempo collaborano con Argo personalità quali Edoardo Sanguineti, Marina Abramović, Wu Ming, Michela Murgia, Erri De Luca, Aldo Nove, Paolo Nori, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, etc.). Nel 2015 pubblica per Trovarobato Parade, in collaborazione con il duo elettronico Fauve! Gegen A Rhino, il disco “Dream in a landscape” – dedicato a John Cage e Marcel Duchamp – presentato al roBOt Festival di Bologna.

 

 

 

2 Risposte a “PAOLO TARSI “Furniture Music For New Primitives” (Cramps Music – POPtraits / Rara Records 2015) – TTTTT”

  1. bodhran 14/04/2016 a 18:56 #

    Bello! E come si fa a dire che la musica bella è solo una (a parte il rock’n’roll)?
    Certo con questa roba non si fa head-banging e non si scatena il lato più istintuale come si fa con il rock ma il mondo dell’improvvisazione, dell’ambient può aprire alle orecchie spazi pieni di suggestioni. Ed è un mondo spesso frequentato anche da veri rocker (basti pensare a Robert Fripp o a Trent Reznor più di recente, e in questo caso leggo che vi ha partecipato Enrico Gabrielli, Calibro 35, Winstons ed ex Afterhours). In piccolo ho provato a dare un contributo con un ensemble di improvvisazione basato sul live looping, e anche in quel caso tra i musicisti c’era chi proveniva dal rock ma non disdegnava nuotare anche in altre acque.
    Grazie Tim per l’ennesima apertura di questo blog alla musica, tout court.

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  2. ornitorinconano 02/06/2016 a 12:59 #

    Grande Tarsi, sono rimasto molto colpito soprattutto da Furniture. Visto che ho scoperto ora il blog, mi permetto di invitarti a partecipare a questo sondaggio sugli album da ascoltare del 2016: https://ornitorinconano.com/2016/06/01/sondaggio-album-da-ascoltare-del-2016/

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