Dopo qualche mese di sosta dovuto a vari fattori, gli Equinox tornano sul palco, e lo fanno alla Bottega dei Briganti di Montecavolo (RE) in concomitanza col compleanno di Saura, la polistrumentista del gruppo. Sulla locandina ho battezzato la serata Saura Birthday Party, con chiaro riferimento alla data del 31/5/1973 dei LZ. Fino alle 13 al lavoro, poi la corsa a casa per caricare l’armamentario, a cui seguono pranzo, doccia e breve relax. Verso le 17 siamo già in macchina, attraversare Regium Lepidi a quell’ora è uno sport estremo. Ore 18: siamo davanti al locale. Il palco è piccolo, dobbiamo centellinare ogni centimetro in attesa che arrivi Lele con la sua batteria. Verso le 19,30 il sound check è terminato. Do un’occhiata al palco, tutto sembra a posto.
Seduti al banco ceniamo. Inizia ad arrivare gente. Molti i colleghi di Saura (c’è anche il suo capo arrivato da Torino), c’è anche il mio, seduto al tavolo proprio sotto al palco insieme al mio amico (e ora di nuovo collega) Mario. Non è che il mio capo sia esattamente un rockettaro, ma questo è già il terzo concerto degli Equinox a cui assiste e benché venga per vedermi all’opera con la doppio manico, qualche mattina dopo, in attesa dei ritardatari, prima della riunione del mattino, fischietterà inconsapevolmente il riff di Misty Mountain Hop (continua l’opera di evangelizzazione. Non avrai altro dio all’infuori del Dark Lord!)
Mezz’ora prima del concerto parte Thunderstruck degli AC/DC e iniziano i festeggiamenti per Saura. La torta è un vero spettacolo e riporta l’immagine iconografica dei LZ che la pollastrella preferisce in assoluto, il Monaco (come lo chiamava lei) … L’Eremita del IV album insomma.
Ore 22 si parte. Il medley du Custard Pie-Over The Hills-Immgirant Song, poi Black Dog e Dazed And Confused. Debutta in scaletta Good Times Bad Times…
Saura si siede alle tastiere (e alla pedaliera basso) per MM Hop e SIBLY. Seguono Moby Dick, You’ve Lost That Loving Feeling (versione FIRM), Ramble On, TSRTS, Hot Dog e Kashmir. Il pubblico sembra seguirci con passione e calore, ed è per questo che mi commuovo quando sento il religioso silenzio che ci accompagna durante i soffici momenti iniziali di Stairway To Heaven. Di solito il pubblico durante i brani lenti e più appoggiati coglie l’occasione per parlare e far casino, così apprezzo molto … un vero segno di rispetto verso i musicisti e la musica. La doppio manico ancora una volta incanta tutti.
Sprint finale: Heartbreaker-Whole Lotta Love (including Boogie Chillum e Goin’ Down), Communication Breakdown, Rock and Roll. Bis: Thank You.
Pensavo sarei stato poco carico e spento ed invece l’energia dell’ambiente mi ha ringalluzzito. Il concerto mi piaciuto molto e mi sono davvero divertito. Durante l’assolo di Heartbreaker mi sono lasciato trasportare e ho accennato a You Don’t Love Me ( Willie Cobbs ) versione Allman Brothers, Spoonful (Willie Dixon) versione Cream, Knife Edge degli Elp (qui Pol mi ha seguito senza tentennamenti) e per finire Mannish Boy di Muddy Waters.
Avremmo voluto suonare solo un’ora e mezza più eventuale bis (si trattava di un mercoledì sera dopotutto) ma abbiamo finito per suonare ben più di due ore, dovrò potare la scaletta ancora un po’.
Mentre il pubblico lascia il locale e noi siamo intenti a smontare l’equipaggiamento, Valerio – titolare della Bottega – viene da me e mi dice “Tim, bravi, molto bravi, stasera non avete sbagliato un colpo, siete sempre un band di gran livello”. Lo guardo, sembra la copia di Russell, il chitarrista degli Still Water la band del film Almost Famous, e lo abbraccio. Che soddisfazione quando il titolare di un locale ti dice così.
Poco dopo pure Lele mi prende da una parte e mi dice “Tim, stasera hai suonato particolarmente bene, bravo, davvero bravo”. Abbraccio anche lui, non capita spesso che mi faccia complimenti così espliciti; ma sono gli altri tre ad aver suonato bene: lo stesso Lele che è di sicuro il miglior batterista rock della nostra zona, Pol che canta come il Robert Plant dell’immaginario collettivo e Saura, una polistrumentista degna di John Paul Jones.
In macchina verso casa, sono le due, attraversiamo la notte nera, stelle non ce ne sono, ma so che ad ogni modo stanotte “riempiranno i miei sogni”
New York, good night.
Ho visto tante foto degli zeppelin nei camerini.
Ma credo che nessuno di loro abbia ricevuto una torta simile per il
compleanno !
Stupenda !
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good, anche qui da noi stà emergendo un bel gruppo : i White Summer. Allora , su Youtube il Ciccolin ha messo un video intitolato :”Quella parte di Stairway to Heaven che TUTTI SBAGLIANO “, cioè quando il cantato si ferma con l’accordo D in battere, la maggior parte dei gruppi riprende l’intermezzo chiamato da Collins “flamenco” in levare . In effetti nei filmati che Ciccolin ci mostra si nota una certa confusione. Comunque in misura o fuori misura per me l’importante è che si riprenda tutti all’unisono . Mi pare che gli Equinox riprendano insieme all’unisono , non sono in grado di dire però se ripartono in battere o in levare… sono disquisizioni senza importanza eh…Un’altra cosa: sono 40 anni che l’assolo di STH lo suonicchiavo alla buona.Sapete si conoscono le posizioni ma si fa alla garibaldina. In effetti l’assolo non mi era mai piaciuto particolarmente, per me non ha quella melodia , quel non so che come ha per esempio “Hotel Californiia” dove le note sono “DEFINITIVE”. Poi lo trovavo confuso, ingarbugliato, e per finire la mia mano non ne voleva sapere, non era nelle mie corde. Ho tentato diverse volte…niente. Adesso ( non è pubblicità, eh) ho preso in mano il tutorial del Cicco e… almeno l’ho memorizzato, è già qualcosa. Una frattura storica si è cosi ricomposta…
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