Notti senza sonno

4 Ott

Fai uno dei sogni tipici delle ultime settimane: frastagliato, confuso, bizzarro e vagamente allucinante, poi all’improvviso ti svegli, qualche secondo per capire dove sei, ti guardi intorno, tutto tace. Speri tanto di essere in prossimità dell’alba. Cercando di non destare Minnie, la gattina che ti dorme addosso tutte le notti, dai un’occhiata alla sveglia: sono le 3,30. Disastro. E adesso che farai? Provi a riprendere sonno, ma sai già che non vi riuscirai. Ti alzi, indossi un paio di felpe della tua squadra del cuore, ti infili i pantaloni della tuta, bevi un bicchiere d’acqua e butti giù 2mg di melatonina sperando che prima o poi l’effetto placebo agisca sulla tua psiche.

Davanti al computer cerchi gli ultimi aggiornamenti delle pagine online dei tuoi quotidiani di riferimento, provi a riprendere in mano il racconto che stai scrivendo ma hai l’animo in riserva, o forse è troppo ricco di pulsazioni per districarti tra loro e mettere su foglio i tuoi writes of autumn, purtroppo non sei Jack London. Allora scendi e ti addentri nella campagna nera; tutto tace, nemmeno l’autostrada e la ferrovia, là, lontano oltre le campagne, rimandano echi sonori della vita moderna, solo il vento soffia, impetuoso, non curante, pieno di superbia. La prima cosa che ti sovviene è un vecchio blues cantato da McKinley Morganfield …

Blow wind blow win blow my baby back to me…

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passi poi ai ricordi di bambino, quando eri un lupetto e andavi in campeggio con la parrocchia lassù in montagna, alle Piane di Mocogno, e cantavi – sulla melodia presente in Hunting Song dei Pentagle – insieme agli altri vento freddo, vento del mattino, vento che soffi in cima al grande pino …

dal minuto 5:30 al 6:30

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La notte è nera, la luna splende tra nubi minacciose che sembrano schiacciarti verso terra.

Ti infili tra le vigne ancora un po’ seguendo le carreggiate tra le viti, ogni tanto percepisci un fruscio fulmineo e subito dopo una creatura che fugge lontano da te, una lepre, una volpe, una donnola, chissà, poi tra gli alberi lassù una civetta urla ed io ancora non ho iniziato il mio lavoro … meglio tornare i casa.

Infreddolito ti infili nel letto, sono ormai le cinque, Minnie viene ad accoccolarsi nell’incavo che sta tra il tuo braccio e il tuo torace.

Minnie nel letto di fianco a TT

Una volta spenta la luce, ti infili sotto le coperte e lei si sistema di fianco a te, col muso appiccicato al tuo collo. Inizia a fare le fusa, le sue vibrazioni sono una specie di tingle non troppo distante da quelli ASMR. Al calduccio nel tuo letto, con Minnie che funge da boule d’acqua calda, preghi il Dark Lord che il sonno ti rapisca presto.

The Dark Lord – Possibly Pittsburg luglio 1973

Nel momento in cui ti pare di scivolare verso l’abisso arriva Palmiro, la piccola pantera nera che vive con te, salta sul letto, lancia i suoi miagolii verso la luna, inizia a vibrare di fusa, cerchi di accarezzarlo, di calmarlo in modo che si rimetta a dormire, ma non sembra averne voglia, si lancia sotto al letto e inizia a trascinarsi aggrappato al fondo del materasso. Alle cinque del mattino questo ha lo stesso effetto di un carro armato intento a fare manovre nel cortile di casa. Il diavoletto nero della Tasmania capisce che non intendi alzarti, così stizzito se ne va in attesa che giunga il giorno. Intanto ti sei ridestato e rimani a galleggiare insieme ai tuoi pensieri: che ne sarà di te? Che senso ha la vita? Che farà l’Inter nella partita di oggi pomeriggio? Esiste un album migliore di Physical Graffiti?

Minnie resiste al tuo fianco, ti guarda, ti lancia uno dei suoi mek e si rimette a dormiti addosso. Questo ti concilia il riposo e finalmente ti infili nel tunnel del sonno profondo.

Ti risvegli verso le 10, Minnie è ancora appiccicata a te, la sua devozione ti commuove ogni volta; il sole filtra dalla finestra, il vento soffia ancora.

Palmiro è rientrato, dopo le prime ore di pattugliamento tra la fredda erba imbevuta di rugiada si gode il meritato riposo.

Palmiro – Domus Saurea 2020 foto TT

Scendi nella mattina frizzante di inizio ottobre, Minnie si fa un bagno di sole

Minnie nel sole – foto TT
Minnie nel sole – foto TT

poi ti segue mentre ritorni alla vita immergendoti nei colori della Domus Saurea …

Minnie – Domus Saurea ottobre 2020 – foto TT
Minnie – Domus Saurea ottobre 2020 – foto TT
Domus Saurea ottobre 2020 – foto TT

Compare anche la Stricchi, una dei sei felini che compongono il gruppo di mammiferi di cui fai parte.

Stricchi – Domus Saurea ottobre 2020 – foto TT

Ritorni in bolla, ora hai necessità di essere trasportato dal maestrale, rientri, ti metti comodo sul divanetto dinnanzi all’impianto stereo, due dita di Southern Comfort (e al diavolo il fatto che è ancora mattina) e lasci partire la tua musica. E di nuovo il cuore batte forte nel tuo petto …

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8 Risposte a “Notti senza sonno”

  1. amleta 04/10/2020 a 14:43 #

    Wow quanti bellissimi gatti 😍😍😍 il tuo Palmiro somiglia al mio Tortellino. Pure io ho dei gatti, 6 in tutto, ma loro stanno in giardino adesso. Quando erano piccoli li tenevo a casa, per evitare che rimanessero schiacciati dai mega trattori, ma dopo han preferito star fuori. Ottime scelte musicali. Buona domenica a te e ai tuoi amici 😉😊🤗

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    • timtirelli 04/10/2020 a 18:21 #

      Cara Amleta, bello vedere che ci sono altri amanti dei gatti nella comunità del blog. Sì,ne abbiamo sei (un maschio e cinque femmine) e un maschio randagio che ormai frequenta la Domus Saurea da un po’. I nostri stanno quasi sempre fuori, abitando in campagna scelta è naturale, ma la sera un paio dormono con noi, un paio in soffitta e un paio restano fuori (e si riparano o in garage o nel piccolo fienile che abbiamo). Per quanto riguarda le scelte musicali, beh quella è la musica del blog, la nostra musica, quella che ci tiene in vita. Grazie per la visita.

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  2. Marco Cardio 04/10/2020 a 21:10 #

    Anche io, con il passare degli anni, mi sveglio sempre più frequentemente nel cuore della notte senza riaddormentarsi e addormentando all’alba. Tu almeno hai la fortuna che
    puoi fare un giro all’aperto. Io a Roma mi affaccio e conto le macchine che passano. In queste nottate mi fanno solitamente compagnia in cuffia gli Earth (angels of darkness, demone of light)

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    • timtirelli 05/10/2020 a 09:28 #

      Caro Marco, gli Earth sono colonna sonora perfetta per le nostre notti senza sonno. Un abbraccio a te e alla tua città – la mia preferita – che pur tra mille problemi rimane sempre la più bella.

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  3. lucatod 05/10/2020 a 02:00 #

    Ormai ci ho preso l’abitudine a risvegliarmi nel cuore della notte, i miei gatti sono un placebo naturale ma a volte rimango a pensare troppo e questo non fa bene , poi pure io mi perdo i pensieri stupidi come “ma perché preferisco Tea For One a SIBLY?”… dormiamoci su …

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  4. Annie 05/10/2020 a 16:48 #

    Anche se ho solo ventiquattro anni mi capita spesso di svegliarmi nel cuore della notte e di lasciarmi trasportare da vere e proprie disquisizioni filosofiche che vanno dall’assolo di chitarra di Ten Years Gone alle armonie vocali dei Byrds, passando per Bad Company, Eagles e chissà quali altri artisti.
    Forse sono semplicemente i miei pensieri. O forse è per via del mio spirito blues… in fondo sono una ragazza del Delta – del Delta del Po, a dire il vero!

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  5. mikebravo 08/10/2020 a 09:08 #

    Quando mio cognato circa 7 anni fa in quel di Roma affidò alle mie figlie
    una gattina di pochi giorni salvata da un diluvio estivo, io mi arrabbiai
    alla notizia.
    Quando Spritz ( credevano fosse maschio) arrivo’ a bologna, tutta la
    famiglia, me compreso, si impegnò nel curarla.
    Perdemmo il sonno per assisterla in quanto era piccolissima.
    Spritz ora ha compiuto 7 anni ed è una della famiglia.
    E crede che io sia sua madre………

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