Stamattina se ne è andato Richard Cole, il leggendario tour (e road) manager dei Led Zeppelin, per molti di noi figura famigliare e cardine di una delle più belle storie della musica rock. Era malato da tempo, più o meno un mese fa Robert Plant e Jimmy Page andarono a trovarlo insieme, e più meno nello stesso periodo anche John Paul Jones si fece vivo per telefono. Bello sapere si siano riconciliati dopo le tensioni sorte negli ultimi anni del dirigibile e con l’uscita – negli anni ottanta – del libro di Cole sui LZ, libro parecchio discutibile. Se ne va così un pezzo della “nostra” storia. Intervistai Richard circa otto anni fa per questo blog, un semplice scambio di un paio di email, ma momento elettrizzante per questa comunità. La ripubblico qui sotto.
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Interview with RICHARD COLE, tour manager extraordinaire
Richard Cole, sì “quel” Richard Cole, il sesto Zeppelin. Chiamarla intervista è forse inopportuno, trattasi di un veloce scambio di battute…d’altra parte io sono il signor nessuno, lui il leggendario tour manager dei LED ZEPPELIN. Non è che mi aspettassi chissà che, tuttavia da par mio in un paio di occasioni ho provato l’affondo ma lui ha parato il colpo rispondendo da par suo. Ad ogni modo mi sembra una cosa non da poco per il blog, Richard Cole… ah!
ENGLISH VERSION BELOW
Richard, ci puoi dire qualcosa dei tuoi anni post Led Zeppelin?
(non credo che che RC abbia recepito il “post”) Unit 4 + 2, the Who, Searchers, Young Rascals, New Vaudeville Band, Creation, Vanilla Fudge, Yardbirds, Jeff Beck/Rod Stewart, Terry Reid.
So che non è una domanda molto originale, ma come è stato lavorare nel cuore del circo del rock and roll? Durante gli anni settanta in Italia la musica rock era legata alla politica. Era generalmente una cosa di sinistra, e anche se non consideriamo la cosa dal punto di vista politico, la musica rock aveva una vibrazione riguardante la contro cultura, la spiritualità, il modo di pensare. Non esattamente un atteggiamento hippie, ma una cosa che avrebbe potuto cambiare la società. Tu eri precisamente nel centro di essa. Sentivi questa cosa o per era solo intrattenimento, un lavoro che facevi nel campo delle “fantasie”?
Ero lì per fare un lavoro per il gruppo, tutti i miei interessi erano rivolti a quello, non nella politica di una nazione.
Hai incontrato centinaia di musicisti famosi, direttori di etichette discografiche, giornalisti musicali…c’è stato qualcuno in particolare che ti ha colpito, qualcuno che tu possa dire è un grande essere umano?
Elvis Presley.
Qual’è la musica preferita da Richard Cole?
Vecchie canzoni che mi riportano alle mente i bei ricordi.
I tuoi 5 gruppi preferiti?
A parte gli Zeppelin, gli Who e gli Stones.
I tuoi 5 album preferiti?
Molto difficile… Zeppelin 4, In Through The Out Door, Who’s Next, Revolver, Bob Dylan’s Nashville Skyline, il primo dei Vanilla Fudge.
Che ne pensi dello stato della musica di oggi?
Non tanto, a parte Adele.
I tuoi scrittori e registi preferiti?
Proust, Thomas Mann, Zola, Celine. Scorsese, Oliver Stone.
Che quotidiani legge di solito Richard Cole?
Se ce n’è uno è il Times.
Le tue riviste musicali preferite?
Non le leggo.
Cosa ti manca di più dei tuoi giorni con i Led Zeppelin?
Il cameratismo e il viaggiare.
Nell’ultimo periodo della band c’era una nuvola scura che aleggiava sopra voi tutti. Ne eravate coscienti?
Sì, ma la si accettava, e forse prima o poi la cosa sarebbe cambiata.
Sempre nell’ultimo periodo un membro della band non suonava più bene. Tu e gli altri membri dello staff ne eravate coscienti? Immagino fosse una cosa di cui non si potesse parlare?
Tenevamo queste cose per noi, tutti hanno dei giorni no.
Richard, nell’agosto del 1980 tu fosti imprigiOnato a Regina Coeli a Roma. Il 2 agosto di quell’anno l’Italia era nel caos a causa di un attacco di terroristi fascisti alla stazione dei treni di Bologna. Erano giorni pieni di confusione e tu ci finisti in mezzo. Puoi dirci qualcosa di quell’esperienza?
Fu una vera sorpresa essere arrestati visto che non avevo fatto nulla, ma ad ogni modo ho cercato di trarne ilo meglio: mi sono disintossicato, e non è stata una cosa troppo spiacevole, più che altro scomoda, d’altra parte mangiavo e dormivo bene e ho incontrato persone interessanti.
Puoi condividere con noi qualche bel ricordo di JOHN BONHAM e PETER GRANT?
Ho solo i ricordi più affettuosi riguardanti la grande amicizia con Peter e John.
Hai mai trovato amici veri durante tutti quegli anni passati a lavorare nell’industria musicale?1
Non molti, eccetto forse un paio dei ragazzi dei Quireboys.
Richard, sei felice adesso?
Sono molto soddisfatto.
Hai piani per il futuro?
Nessuno, sono in pensione.
Richard, dio esiste?
Lo spero.
Richard, qual’è il significato della vita?
Nel mio caso godertela e accettarla.
Tim Tirelli ©2014
English version:
Richard, can you tell us a little about your post LZ years?
Unit 4 + 2, the Who, Searchers, Young Rascals, New Vaudeville Band, Creation, Vanilla Fudge, Yardbirds, Jeff Beck/Rod Stewart, Terry Reid.
I know it’s not a very original question, but how what was it like to work in the very heart of the rock and roll circus? During the seventies in Italy, Rock music was tied with politics. It was generally a left-wing matter, and anyway even if we don’t consider the politics shadow, Rock music had a real counter culture/spiritual/way of thinking vibe. Not exactly a hippie attitude, but a thing that might have changed society. You were precisely in the middle of it. Did you feel that way or it was just entertainment, a job in the “fantasy” field?
I was there to do a job for the band, I had all my interest in that, not the politics of a country.
You have met hundreds of famous musicians/label managers/rock journalists/etc., etc., Was there someone in particular who made a significant impression on you, someone you can say is a great human being?
Elvis Presley
What is the fave music of Richard Cole?
Old tunes that bring back happy memories.
Your 5 fave rock groups?
Appart from Zeppelin, the Who, Stones.
Your 5 fave albums?
Very hard… Zeppelin 4, In Through The Out Door, Who’s next, Revolver, Bob Dylan’s Nashville skyline, 1st VANILLA FUDGE,
What do you think of the state of music today?
Not much apart from Adele
Your favourite writers/novelists and film directors?
Proust, Thomas Mann, Zola, Celine. Scorsese, Oliver Stone.
What newspaper Richard Cole usually reads?
If any the Times
Your fave music magazine?
Don’t read them
What do you miss most about the golden days with Led Zeppelin?
Companionship and travelling
In the latter days of the band, there was a dark shadow hanging over you all. Were you aware of it?
Yes but it was accepted, and perhaps it would change.
In the latter years, a member of the band wasn’t playing well. Were you and other members of the staff aware of it? I imagine it was a thing you could not talk about.
We kept our feeling to ourselves, everyone has a bad day.
Richard, in August 1980 unfortunately you were put in prison in Regina Coeli in Rome. On August 2nd that year, Italy was in chaos because of an attack of fascist terrorists at the BOLOGNA train station. It was a very confused period and you were caught in the middle of it. Can you tell us something about that experience?
It was quite a surprise to be arrested for nothing I had done, but I had to make the best of it, I was drug free for that time, and it was not that unpleasant, more inconvenient ,I ate and slept well, and met some interesting people.
Can you share with us some positive memories of the late JOHN BONHAM and the late PETER GRANT?
I have only the fondest memories of great friendships with Peter and John.
Did you find real friends during all those years working with bands and in the music industry?
Not really lots of acquaintances, except perhaps a couple of the Quireboys band.
Richard, are you happy now?
Very contented.
What are your plans for the future?
None at all, I am retired now.
Richard, does God exist?
I hope so
Richard, what is the meaning of life?
In my case to enjoy it and accept it.
Tim Tirelli ©2014
(English medication: Billy McCue)
“mangiavo e dormivo bene e ho incontrato persone interessanti” va riferito a Regina Coeli?
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Sì.
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“ho incontrato persone interessanti” è anche comprensibile, ma “mangiavo [e dormivo] bene”? La cucina inglese sarà anche scarsa ma…
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È stato l’antieroe del rock per eccellenza. Nel “copione” della storia dei LZ rivestiva un ruolo secondario ma con alcune delle migliori battute. Ci mancherai Mr. Cole.
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Un altro pezzo di storia Zep che se ne va, incarnazione del mix di luci ed ombre della band. Sono andato a ricercare un brano dal libro di Hoskyns, in cui Dennis Sheehan racconta dell’incontro con Cole dopo anni in cui non si erano visti: “When I said goodbye to him, he said, “Dennis, did you learn anything from me?” And I said, “Richard, I learned how not to do it.”
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Considera che gli U2 paragonati ai LZ sono dei piccoli boy scout.
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Ovvio, e va fatta anche la tara dei tempi. Ma chissà cosa sarebbe successo se gli U2 avessero avuto Cole come road manager…
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