Su questo blog la mia passione per le ristampe della Universale Economica Feltrinelli è nota, dunque non deve sorprendere il fatto che ogni tanto proponga queste veloci note a proposito di volumi di questa collana. Oggi è la volta de I Tre Moschettieri di Dumas; tutto è scritto benissimo nella descrizione qui sotto presa dal sito della Feltrinelli, non ci sarebbe nulla da aggiungere, se non appunto sottolineare che l’introduzione di Claude Schopp e la (magnifica) traduzione di Camilla Diez, rendono questa nuova edizione splendida. Una sorta di rimissaggio fatto con garbo, senno ed eleganza. In quanto al romanzo, beh, è un capolavoro, scritto a metà dell’ottocento da un Dumas ispiratissimo. Sì, è vero, in verità è la storia del quarto moschettiere, d’Artagnan, e di altri personaggi strepitosi tipo Milady, ma io sono come sempre rimasto colpito dalla figura di Aramis, per pure preferenze personali. Alla libreria Coop ho comprato questa edizione da più di 750 pagine per 9,35 euro. Dovreste farlo anche voi. Imperdibile.
Descrizione
https://www.lafeltrinelli.it/tre-moschettieri-libro-alexandre-dumas/e/9788807902376
Dove sta la magia? Nella forza del plot? Nella qualità possente dello scenario storico che è in grado di evocare? Nella suspense? Forse, più di tutto, nella gioia del raccontare. Questo capolavoro dell’intrigo cattura a ogni pagina il lettore, lo spiazza, lo depista, lo inganna e lo rende complice, per poi coinvolgerlo in uno strabiliante “effetto meraviglia”. A partire dal titolo: non solo I tre moschettieri sono quattro, ma – come ha osservato Umberto Eco il romanzo è palesemente “la storia del quarto”, di d’Artagnan, che è l’assoluto protagonista non solo di questo libro, ma degli altri due che seguiranno: Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne. “Immaginatevi un Don Chisciotte a diciott’anni”: è questo il primo impatto del lettore con d’Artagnan, e attorno a questo virtuoso della spada, a questo campione di lealtà, di dedizione assoluta alla regina, si dipanerà la storia dei tre romanzi, la storia di una vita. L’altra figura decisiva, antagonistica, è Milady, quintessenza dell’inganno, maschera erotica della perfidia e del tradimento, di cui porta il segno indelebile inciso nelle carni. C’era bisogno di una nuova edizione dei Tre moschettieri per riportare il romanzo all’altezza della sua scrittura: attraverso una nuova traduzione che unisce rigore e respiro narrativo, un’Introduzione del più grande studioso vivente di Dumas e un dettagliatissimo Dizionario dei personaggi.
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