I giorni dopo il 25 si susseguono pallidi e senza fiato, sono quasi irriconoscibili l’uno dall’altro (lo diceva anche Aramis tempo fa), l’azienda per cui lavoro osserva qualche giorno di chiusura e dunque, con maggior tempo a disposizione, ho l’opportunità di impantanarmi nel soliti disgraziati bilanci di fine anno. Il tempo atmosferico sembra essersi allineato al mood del mio animo, siamo sotto l’influsso di un anticiclone africano ma la grande pianura in cui vivo è terra di nebbie, il sole fatica ad uscire e il panorama quindi si uniforma di conseguenza.

Il sole oltre la nebbia – Domus Saurea fine dicembre 2022 – foto TT
Passato Santo Stefano ripenso alle feste appena finite. Le lucine ad intermittenza di cui sempre parlo hanno reso meno pesante quel velo di crepe nere che sono solito indossare …
il sinodo con gli amici è stato uno dei punti più alti della decade dell’anno che preferisco, lo abbiamo organizzato l’ultimo giorno utile della decade che va da Santa Lucia all’antivigilia, quella che ci fanno sognare, sì perché come diceva un filosofo tedesco “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”, quindi per assurdo il 24 e il 25 per noi risultano meno importanti e forse più fastidiosi visto il fardello che si portano dietro, “con le cappesante e tutte le altre cavolate” aggiungerebbe il Pike Boy (quando ce lo detto al sinodo siamo scoppiati tutti a ridere). Durante queste serate insieme siamo politicamente scorrettissimi, potremmo sembrare un gruppo di emiliani del tempo che fu, ma la cosa che amo è che ne siamo consci e che razionalmente ed intellettualmente siamo politicamente correttissimi. Stavolta eravamo solo in sei (su nove) ma la serata è stata favolosa. Pheega, Football, Musica Rock, Massimi Sistemi, Letteratura, Cinema …c’è qualcosa di meglio? Io senza i miei amici non so dove sarei. 25 anni di sinodi … mica male. Due di noi sono un po’ centurioni (amano insomma certo heavy rock over the top e kitsch) inutile dire che sono stati – soprattutto uno – mazzolati. Pike ha suggerito di fargli arrivare una lettera di richiamo dal comitato dei probiviri. Vedremo. Ma questo confratello, il nostro Lollo Zakk, ha anche fatto una delle battute più divertenti della serata. Stavo spiegando agli amici quello che vado ripetendo da quasi un anno, e cioè che nonostante io sia un uomo di una (in)certa età, sono mesi che mi sento assai esuberante da un certo punto di vista. Fermi tutti! Niente di che, mai stato un macho, uno stallone, uno sciupafemmine, mai pensato di essere chissà chi in quel campo, registro semplicemente che nonostante l’età mi sembra di vivere una seconda (o terza) giovinezza, che penso spesso alle donne e all’amore, sono insomma in una fase in cui la passione è forte. Parlandone con gli amici ovviamente esagero, ma ne siamo tutti consci. Il fatto è che, so può sembrare assurdo e un po’ patetico ai più giovani, malgrado la nostra età noi siamo esattamente quelli che eravamo a 23 anni, certo magari con più chilometraggio, ma siamo sempre quelli, e ancora guardiamo le donne (o gli uomini se non fossimo eterosessuali) e ancora abbiamo impulsi di un certo tipo. Spingevo sul gas a tal riguardo insomma, ridendo e scherzando, al che Lollo (più giovane di me di quasi otto anni) esclama “Caxxo, ma allora se è questo che mi aspetta non vedo l’ora di raggiungere l’età di Tim!”. Risata fragorosa da parte di tutti. Ma Lollo ha aggiunto anche questo a proposito dei recenti video dei Trouble che mi ha inviato su whatsapp:
“L’altra sera parlavo con mia moglie e le dicevo che certe cose, anche musicali, le posso condividere solo con Tim, altri miei amici mi prenderebbero per strambo o non gliene fregherebbe nulla”
A parte che non sono un appassionato di doom metal ma che questi due pezzi mi piacciono parecchio, ancora rimango sorpreso dall’affermazione di Lollo. Ritorniamo al solito discorso (che riaffronto anche più sotto), io credo di sapere chi sono, ma capire che sono così importante per gli amici, per la gente, mi sorprende e mi fa pensare. Sono proprio un tipetto strano.

The Boys Are Back in Town da sx a dx: Mix, Jay, Lollo, Pike, Tim, Mario – Sherlock Holmes Pub, Regium Lepidi 23/12/2022 – foto Brown Sugar
Il 25 tradizionale pranzo alla Domus con mia sorella, la quale continuava a chiamare i cappelletti (specialità reggiana) tortellini (specialità bolognese-modenese), e ogni volta veniva ripresa dai reggiani presenti. Cappelletti courtesy Antica Cappelletteria Ganassi Lucia, fatti a mano quindi dall’umana con cui vivo e da sua madre.
IN COSA SONO DIFFERENTI TORTELLINI E CAPPELLETTI?
Forma e Dimensione
La prima differenza che si nota è ovviamente la dimensione. I tortellini hanno una dimensione più piccola e minuta (della dimensione dell’ombelico di Venere), mentre i cappelletti sono solitamente più grandi. Anche la forma è diversa, dovuta ad una differente tecnica di chiusura. I tortellini sono chiusi tradizionalmente attorno al mignolo (a Modena attorno all’indice), il cappelletto invece (che ricorda i tipici capelli medievali) viene chiuso direttamente unendo le due estremità del triangolo.
Il ripieno
Viste le prime differenze che si notano a colpo d’occhio, è solo assaggiandoli che abbiamo la vera sorpresa. La grande differenza tra tortellini e cappelletti è infatti il ripieno, che cambia totalmente. Nei tortellini vediamo tradizionalmente un ripieno a base di carne (a Bologna si usa più lombo di maiale, mentre a Modena più Parmigiano Reggiano), invece nei cappelletti il ripieno cambia totalmente da zona a zona: possiamo trovarli con un ripieno di solo Parmigiano Reggiano, oppure con l’aggiunta di un po’ di ricotta ma anche con l’aggiunta di un po’ di carne.
Il condimento
Anche il modo in cui sono condite queste due tipologie di pasta fresca è differente. Se entrambe sono perfette con il brodo, troviamo alcune peculiarità: i tortellini si accompagnano spesso anche alla crema di Parmigiano Reggiano o alla panna, mentre i cappelletti sono perfetti anche con il ragù.

The Emilian way – Cappelletti e Lambrusco – Domus Saurea 25-12-2022 – foto TT
Mi ero ripromesso di bere meno finite le feste, ma come si fa quando Mario mi regala cose del genere?

Costretto a bere – i regali di Mario – Domus dic 2022 – foto TT
Cerco poi di riprendermi dal periodo ad alto tasso di cristianismo con le spiritosaggini di Lercio.
Mi capita in mano un (non troppo) vecchio numero speciale di Topolino dedicato alla Divina Commedia. http://www.nerditudine.it/2021/10/dante-alighieri-raccontato-da-topolino.html
Ho trovato la prefazione di Roberto Vecchio davvero riuscita. Ripeto, davvero riuscita.
Capito a casa dei genitori dell’umana che vive con me, mi cade l’occhio sulla pagina aperta di un vecchio quadernone dove segnano i punteggi delle partite a carte che fanno con i loro amici. Ultimi scampoli di un’Emilia che va scomparendo.

Giocare a carte – i conti di Danillo & Lucia – dic 2022 – foto TT
Nel tardo pomeriggio di oggi andrò con un collega (rossonero e neroverde) a vedere l’amichevole Sassuolo – Inter (in attesa di andare a San Siro il 14 gennaio a vedere la prima partita ufficiale dopo tanto tempo … poltrocina rossa centrale, thank you baby). Stare senza Inter è dura, maledettamente dura.
THE WINTER ALBUM 2022
Dopo tre anni d’assenza torna il Tim Tirelli’s Winter Album, per la prima volta solo in formato digitale. Oltre a questo sulla chiavetta riservata ai confratelli qualche album obliquo in ordine sparso.
NEW YORK … GOODNIGHT
Durante i concerti degli Equinox (il magnifico gruppo con cui omaggio la più grande rock band di tutti i tempi, i Led Zeppelin naturalmente) mi ritaglio sempre un spazio verso la fine per presentare la band e sciorinare le mie solite scempiaggini. Lo faccio in un intermezzo creato ad hoc in Communication Breakdown, la bassista e il batterista tengono un groove funk in MI mentre io mi metto al microfono. Come detto presento i membri del gruppo, ringrazio il locale per averci voluti, benedico tutti nel nome del blues e – se è stata una bella serata – ringrazio il pubblico per la calda accoglienza aggiungendo che per qualche minuto ci è parso di sognare tanto da esserci sembrato di essere sul palco del Madison Square Garden … è tutta una scusa per chiudere come fecero i LZ alla fine delle tre leggendarie serate di fine luglio 1973 nella grande mela “New York … goodnight.”.
(Al minuto 13:18 del link qui sotto)
https://www.youtube.com/watch?v=NrUHvPgxlcw&ab_channel=IrvingAguilar
Oramai è una manfrina a cui non posso più sottrarmi, chi ci segue esige questo teatrino e attende questo segnale per andare sopra le righe. E’ tutto molto divertente, tanto che le mie due colleghe del cuore, la Mar e la Stremmy Girl, per il mio compleanno hanno pensato di far realizzare ad una graphic designer il fotomotaggio che trovate qui sotto: lo smilzo di Nonantola (va beh, io) sul palco del Madison Square Garden di New York, con la frase incriminata in bella vista. Me lo hanno consegnato mentre ci facevamo un aperitivo in un locale del centro di Mutina a pochi metri dal Duomo, e mi sono commosso. Magari non lo hanno notato, ma è successo … si sono date da fare un bel po’ per realizzare questa cosa il che significa – per tornare al discorso del post del 20 dicembre pubblicato qui sul blog – che mi vogliono bene e che sono una figura centrale nelle loro vite. E’ in queste occasioni che mi dico: “beh, mio caro uomo di blues Tim Tirelli, lo vedi che la gente poi ti vuole bene sul serio?”. È tornato sull’argomento anche il mio cugino acquisito Alberto (marito della Luci, figlia di una sorella di Mother Mary) proprio ieri sera mentre ci facevamo una pizza in uno dei nostri locali preferiti qui a Regium Lepidi “vedi Tim, sei una persona speciale, a te la gente vuole bene” . Al di là dell’impaccio emotivo nello scrivere queste cose un po’ autoreferenziali qui sul blog, mi devo arrendere a quanto mi disse il mio amico Polbi – anima della mia anima – tempo fa: “Tu Tim hai un capacita di penetrazione nella vita delle persone pazzesca!”.
Continuo a sorprendermi della cosa, ma me ne farò una ragione. Per tornare alle mie splendide colleghe: Mar, Stremmy: I love you! You are simply the best!
POLBI CALLING
Per il mio onomastico il mio amico mi dedica questa
e mi scrive:
Polbi Cell.: ‘Sto Natale sta passando magari anche meno peggio di altri recenti. Sono stato con Mino, mia sorella, le nipoti e altri familiari…qualche momento piacevole, ma nel complesso io purtroppo la penso come Rossana Rossanda: il Natale è una tragedia che si poteva evitare!
Nel frattempo, sono riuscito perlomeno a non lavorare in questi giorni e ho ascoltato un po’ di musica Patti Smith, Plant Krauss, Ramones, King Crimson, Dead Boys, insomma solita roba. Ma ormai lo sai, non sento più cose nuove da tempo. Non riesco proprio più. Quanto mi mancano i concerti….certe emozioni….sensazioni, attimi, odori, luci….
Io vorrei andare alle 21.00 al Palaeur a vedere una di queste band: Stones, Pink Floyd, Zeps, Motorhead, Stooges, Clash, Velvet Undergound, Can, Allman Brothers, Patti Smith, Ramones, Big Star, Soft Machine…. Non è possibile e questa cosa è grave. È grave. Non ho più un cazzo di concerto per cui fare di tutto per andare a vedere. È grave mannaia i re Magi. Il rock è molto dal vivo, e io ormai vivo solo nei dischi. Da anni. È molto molto grave
Grazie a dio (immagino intenda Jimmy Page, ndTim) ho la subacquea, che ho la fortuna di vederla vivere e cambiare giorno per giorno, che il mio il nostro rock ormai è un campo minato emotivamente…”
Sì, è una cosa grave, non abbiamo più un cazzo di concerto per cui fare di tutto per andare a vedere … io alle 21:00 vorrei andare al Palapanini (o anche all’Unipol Arena di Caselecchio …che tra l’altro è ormai la più grande Arena d’Italia …20.000 posti come il LA Forum e il MSG) a vedere una di queste band: Led Zeppelin, Johnny Winter And, Rolling Stones, Damned, Edgar Winter’s White Trash, Free, Bad Company, ELP, Muddy Waters, The Firm, Mott The Hoople, John Miles, UFO …
E sì, il nostro Rock è emotivamente un campo minato, lo vivo e lo respiro ogni giorno ancora con passione eppure dovrei attraversarlo in punta di piedi, con attenzione … Grazie a dio (Johnny Winter insomma) io ho il blog, il football e il songwriting …
GATTI ALLA DOMUS
Ozzy, il randagio che da anni gironzola qui intorno e che da qualche mese siamo riusciti ad addomesticare (da quando si è presentato dopo mesi di assenza in condizioni pietose tanto che il veterinario aveva pensato all’eutanasia … Ozzy purtroppo ha nella gola una massa tumorale); il giorno della vigilia ci aveva fatto preoccupare, ma poi si è ripreso e noi siamo di nuovo felici. Gli abbiamo regalato quasi 6 mesi di vita in più, ma la cosa importante è che (almeno ci pare) è una vita ben più che dignitosa, piena di coccole, di attenzioni, di amore … nonostante tutto da gatto malandato, magro, spelacchiato Ozzy ora è un bel gattone dal pelo lucido e dalla pancia piena che prova riconoscenza per i due umani che lo hanno salvato. Non sappiamo per quanto terrà duro, non lo faremo soffrire, ma fino a quando sarà il bel gattone in cui si è trasformato la Domus sarà casa sua.
Palmiro, il capo indiscusso della colonia, svolge il suo compito sempre con massima disciplina e rigore, controlla il territorio, scaccia gli intrusi, si assicura che gli altri felini abbiano cibo e una rifugio caldo in cui tornare.

Palmiro scruta i suoi territori – Domus 23/12/22 – foto TT
La piccola Minnie, giunta per caso qui alla Domus tre anni fa, continua a mostrare gratitudine e amore incondizionato per il suo umano di riferimento. Tutte le sante notti mi sale sul petto mentre sono a letto a leggere per poi rannicchiarsi sotto al mio mento una volta spenta la luce. Il nostro è un rapporto d’amore puro, quello che talvolta nasce tra mammiferi di specie diverse.

Minnie sul suo umano – Domus Saurea dicembre 22
FILM
Yesterday – (2019 UK-RU-CINA-USA) – TTT½
Ora che non è più a pagamento mi sono guardato Yesterday su Netflix. Commedia carina. Sul finale, quando compare una figura rock che non nomino, beh ho avuto un tuffo al cuore.
Braod Peak – Fino alla Cima – (Polonia 2021) – TTT½
Film avventuroso e drammatico che racconta la vera storia dell’alpinista polacco Maciej Berbeka. Ora su Netflix.
SERIE TV
Star Wars: Andor (2022 – USA) TTTT¾
Io non sono un Star Wars phreak, ho visto tutti i film e i relativi spin off e le serie che danno su Disney (d’altra parte vivo con una che vive Star Wars come una religione), ma per la prima volta devo dire che la nuova serie spin off Andor è magnifica. Per la prima volta il tutto è comprensibile anche a chi non conosce a memoria gli altri capitoli della saga e cronologicamente non è in grado di posare le pietre miliari nella propria maruga. Basta sapere che nell’universo di Star Wars dapprima vi era una Repubblica che poi venne rovesciata e sostituita da una dittatura, da un Impero, e che la serie Andor racconta e porta in scena i primi passi della ribellione, della resistenza a questo impero del male. Per i più attenti dirò che Amdor è il prequel di Rogue One
L’ambientazione, la scenografia e il mood in generale sono dipinti benissimo, molte le analogie iconografiche con il nazismo. Chi volesse approfondire può leggere questa bella recensione
https://www.esquire.com/it/cultura/tv/a42021677/andor-serie-tv-disney-star-wars/
Vi sarà anche una seconda stagione, il ponte necessario tra la prima e Rogue One. Non sono un gran fan della Disney (a parte i vecchi cartoni animati della mia infanzia e adolescenza a cui sono molto legato) ma devo ammettere che con Andor hanno (finalmente) fatto un gran lavoro. Da vedere.
PLAYLIST
OUTRO
Dicembre è dunque ormai agli sgoccioli, lo vedo passare dalle finestre della Domus, arriverà presto gennaio, poi febbraio e quindi i primi fiotti di primavera; ma l’inverno è ancora lungo e in questi giorni di pace in cui sono solo in casa mi godo questi momenti con me stesso.
Riguardo “Chiamami Aquila” la divertente commediola con John Belushi,
prendo in mano la Les Paul per qualche svisata rock blues, la Danelectro con l’accordatura dadgad sulla quale sto scrivendo un nuovo pezzo e infine l’acustica accordata in MI con cui risuono due recenti canzoni che ho scritto, il blues emiliano I GOT THE BLUES:
- Oh io c’ho il blues, che scende giù, che viene su, che non torni più,
- mi vesto di blu, ho un chewing gum, il bourbon del sud e un bicchiere di rum
e una suggestione acustica FANTASIA (come into my life):
- Sai di acqua fresca sei la pioggia che va, Non è Francesca nella radio di un bar, io e te da soli nella nostra città, i nostri cuori un solo bazar
scrivo per il blog, riorganizzo nella maruga possibili sviluppi riguardo Aramis, mi guardo qualche film, ascolto musica e faccio camminate a passo sostenuto per le campagne intorno a Borgo Massenzio.
Vorrei che nevicasse, che un po’ di candore scendesse su queste terre, magari camminare sotto ai fiocchi che scendono, udire lo scalpiccio dei passi sulla neve fresca, ritrovare me stesso in quel dipinto naif, ma non succederà, almeno non nei prossimi giorni, e allora … un Southern Comfort e Physical Graffiti dei Led Zeppelin.
Sunday at the Village Vanguard una garanzia, ma Explorations non è da meno… valido anche il trio con Gary Peacock
Su Moroccan Roll bella Macrocosm
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Tim a proposito di UFO, ma non sono troppo sottovalutati i primi due dischi? Per me sono spaziali, in tutti i sensi. Intanto però vorrei prendermi il cofanetto con tutte le serate di Strangers in the Night, devo confessare che sono attratto anche dal packaging. Questi live degli anni 70 sono proprio una cosa alla quale non si può resistere, ci vorrebbe un dottore. Doctor doctor please…
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I primi due album da studio degli UFO e il relativo live hanno uno sparuto ma affezionatissimo numero di fan che li celebra spesso. Lo Space Rock non è esattamente my cup of tea, è più roba per Polbi ad esempio, ma sono dischi di spessore, naif certo ma di valore.
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