PROPHEXY “Improvviso” (Musea Records – 2013) – TTT½

27 Lug

I PropheXy (scritto con la ics maiuscola) sono di Bologna e sono una band di Rock progressivo, quello attuale, contemporaneo, che di solito snobbo un po’. Snobbare un po’ per me però non significa girare la testa da un’altra parte, così mi sfido nello cimentarmi all’ascolto del loro album IMPROVVISO dell’anno scorso. Cerco qualche notizia su di loro e scopro che hanno partecipato alla realizzazione dell’album tributo ai KING CRIMSON qui in Italia (“The letters: an Italian unconventional guide to King Crimson”), a diversi festival prog e che collaborano con Richard Sinclair bassista e cantante dei CARAVAN (e CAMEL).  Non so se davvero io sia un fan del Rock progressive, certo sbarello per gli ELP, adoro GENESIS, YES e PFM, amo gli AREA, ma i complicati passaggi strumentali con poca melodia non fanno esattamente per me. Lo sapete, TARKUS è il disco dei miei amati ELP che meno ascolto. Questo atteggiamento incline alla melodia (soprattutto quella malinconica) fa sì che ad esempio del primo pezzo TRITONE io apprezzi soprattutto il bel break con chitarra e flauto. Con BABBA faccio già più fatica, resto a galla grazie al cantato di FATTORI che ricorda quello di STRATOS.

 

PropheXy-Improvviso-Booklet (2)_Pagina_1

Intendiamoci, non è una mancanza del gruppo, ma mia. Annoto comunque l’azzardo del gruppo, registrare dal vivo un album così occorre davvero coraggio e forza d’animo. Apprezzo poi molto il cantato in italiano. LA ROTONDA DELLA MEMORIA è un brano se non astruso molto complicato, a tratti sperimentale, e mi diverte sentire la mia anima malinconica di uomo di blues segnare un po’ il passo. STRALCI DI QUOTIDIANO mi rinfranca un po’, tracce di jazz rock anni settanta, quello che mi piace parecchio e aperture melodiche davvero carine con la chitarra di MARTELLI in evidenza…

STRALCI DI QUOTIDIANO file audio:

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PARADIGMI MENTALI inizia dura e cattiva ma come da formula del gruppo si scioglie in un delta di atmosfere affascinanti, in qualche modo collegate a certa delicatezza dei GENESIS, FATTORI Stratosoreggia un po’ arrivando a risultati che colpiscono. TRICKSTER segue la stessa linea, dopo 90 secondi di suoni duri il bel flauto di ALESSANDRO VALLE prende il comando e ci spinge su territori meno contorti, seppur tenebrosi. C’E’ VITE SULLA LUNA ha un titolo davvero suggestivo. Gli ultimi due pezzi sono suonati con l’aiuto di RICHARD SINCLAIR. DISASSOCIATION (dei Caravan 1971) è sempre stata un gioiellino, e lo è anche qui: la voce di SINCLAIR accompagnata dalla chitarra di GABRIELE MARTELLI e dal flauto…

DISASSOCIATION file audio:

PropheXy-Improvviso-Booklet (2)_Pagina_6

Riuscita anche GOLF GIRL (sempre dei Caravan).

Un album dunque coraggioso e pieno di musica intensa, musicisti preparati, contenuti interessanti. L’artwork invece lo trovo insufficiente, magari il concept non è nemmeno male ma la realizzazione non è altezza di un gruppo di questo livello.

 

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