1995, la original CATTIVA COMPAGNIA è ormai un ricordo; nel 1993 Tommy va per la sua strada, io per la mia. Cerco di rimettere in piedi una gruppo. Rimango in contatto con Mixi Croci, il batterista, che vuole continuare a suonare con me. Cerco un bassista, trovo Carlo Testoni, ex Bambini In Bikini; ora manca un cantante, il tassello più difficile da trovare. Mi imbatto in Stefano Rebecchi. Insieme scriviamo alcune canzoni, facciamo un paio di demo, suoniamo al Vox di Nonantola; i rapporti personali però non vanno, mettiamo fine alla cosa in malo modo. Nella primavera del 1994 ricevo una telefonata da un cantante che ha avuto il mio numero da Mel Previte, è Marcello Monti, quello che diventerà March, un carissimo amico, un fratello. Organizziamo qualche prova al Seltz di Reggio Emilia. Verso la fine dell’anno esce Testoni ed entra Cristiano Cappi al basso, che poco dopo ribattezzo John Paul, quello che diventerà l’amico Jaypee, una colonna portante della mia vita. Mettiamo sotto qualche cover, qualche pezzo che io e March abbiamo iniziato a scrivere e una selezione dei pezzi miei e di Tommy. Erano gli anni in cui si poteva andare in giro con materiale proprio senza essere costretti a mettere in piedi una tribute band o una cover band generica. Ricordo quel periodo con affetto, parecchi concerti, alcuni nell’alto Veneto che per le nostre vite sono diventati leggendari. Una sera del 1995 vado da March, allora abitava nella zona sud ovest Modena in un ala della casa che fece, ad inizio del secolo scorso, suo nonno; una casa esoterica, molto particolare e bellissima. Ricordo antichi scranni in legno scuro con su incisa la testa del diavolo. Ci trovavamo nella sua stanzetta nello scantinato, una tastiera, dischi in vinile, piccolo impianto voce, a scrivere canzoni e a provare pezzi. Bevevamo succhi di frutta. Quella sera arrivo con un pezzo strumentale suonato nell’accordatura aperta di MI. Glielo faccio sentire, a March piace, lo vedo che sta per arrivargli l’ispirazione, guardo fuori dal finestrino, la sera che scende decisa e che tra non molto diventerà notte. “Chiamiamola NELLA SERA” gli faccio, March parte d’improvviso con la melodia, il testo sembra sgorgargli con facilità, io scrivo le due frasi del ritornello e poco altro. Verso mezzanotte quando ripercorro Strada Contrada per tornare a casa a Nonantola, guardo il cielo, la luna … mi sento pieno di emozioni, scrivere canzoni insieme a qualcuno è quello che più mi piace fare nella vita. Con March suoniamo insieme fino al 1999 poi ci lasciamo. Torniamo insieme dopo un paio di anni fino al 2006 in una tribute band dei LZ.
Anyway, questa è la versione di NELLA ERA della CATTIVA COMPAGNIA del 1999, registrata in presa diretta in due take in una serata fredda e umida alla Studio Vida nell’autunno di quell’anno. Io e Faust nella sala grande dello studio, io alla chitarra acustica (una Gibson simile a quella di Robert Johnson di proprietà di Fabio Ferraboschi, l’ingegnere del suono e proprietario del Vida) e lui davanti ad un microfono.
Mel decise di lasciare nell’introduzione la prova microfono che feci, una sciocchezza atta a recitare il siparietto prima di BLACK COUNTRY WOMAN dei LZ su PHYSICAL GRAFFITI.
Riascoltando la coda finale dove chiedo “okay Faust?” e lui “okay Tim” mi sono commosso, ricordo esattamente il momento: io e Fausto ancora in preda al turbamento, con quella vibe un po’ malinconica e tenebrosa che la canzone porta dentro di sè … una sciocchezza certo, ma per noi – allora – importante. Sicuro, un pezzo da tre minuti e 45 secondi con solo chitarra acustica e voce è un po’ pretenzioso, ma tant’è …
NELLA SERA
(words&music Marcello Monti-Stefano Tirellii – Siae 1995)
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performed by CATTIVA COMPAGNIA
Tim Tirelli – acoustic guitar ◊ Fausto Sacchi – vocals
produced by Mel Previte
recorded at Centro Musica Studio (Modena ) by Davide Viviani & Studio Vida by Fabio Ferraboschi
Mixed at Studio Vida (Rubiera RE) by Fabio Ferraboschi & Mel Previte
mastering Studio Esagono (Rubiera RE) by Fabio Ferraboschi
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NELLA SERA (Monti-Tirelli)
E stasera, ci sono ombre sopra ai muri, vedo tanti fiori,
e stasera,giro la mia chiave, vedo cosa manca,
sempre un po’ distratto rotolo nel letto.
E di sera, brutta compagnia qui nel sottoscala,
e la sera, magico richiamo, solo sul divano,
opera incompleta, anima d’asceta.
Ma quando sorge il sole,
inizia quel rumore,
mi batte forte, mi batte forte il cuore.
Fu la sera,candide lenzuola, vado bene a scuola,
era sera, mia madre che mi chiama, legato alla sottana,
sai che ore sono, no che non mi smuovo.
Ma quando sorge…
Nella sera, senza i tuoi occhi, davvero più non vedo,
senza i tuoi occhi, mi sento meno vero…nella sera.
Niente male devo dire.
Bella atmosfera.
L’ho ascoltata piu’ volte.
Mi sono ritrovato a canticchiarla.
Buon segno.
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Grazie Mike.
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