OUTSIDER – il meglio della stampa rock internazionale.
Outsider è un magazine che raccoglie, analizza e traduce il meglio della stampa rock internazionale, sotto la guida di max Stefani e di Giancarlo Trombetti.
Il suo intento è dare spazio alla musica rock senza essere condizionato dalla stretta attualità, proponendo quindi lunghe interviste, monografie, articoli di approfondimento. Una sorta di enciclopedia del rock in fascicoli mensili, da leggere e gustare, e ovviamente da collezionare.
Max Stefani ne parla così:
“Il progetto “Je suis Outsider” intende far rinascere il mensile di musica Outsider Rock. Da quando è nato a metà 2013 Outsider ha colmato un vuoto e ha permesso di accedere alla riscoperta e alla rilettura di un periodo storico-musicale di cui non si avevano più i codici di accesso. Lasciando un po’ da parte le novità, ha iniziato a ripescare artisti, musicisti e dischi del passato, rimettendoli sotto i riflettori e illuminandoli da altre angolazioni e latitudini, raccontandoli anche con le parole di chi nel tempo “c’è stato”.
Un giornale dunque ‘diverso’, e forse unico nel saper affrontare a viso aperto il ‘mostro’ internet che tutto divora, offrendo un prodotto non trovabile in rete.
Dopo più di 40 anni di controcultura e formazione musicale mi piace l’idea di non dover dimostrare niente a nessuno. SUONO negli anni settanta, Popster, MUCCHIO SELVAGGIO che ho fondato nel 1977 e diretto fino ad aprile 2011, passando per avventure editoriali come Rumore, Duel, Chitarre, Rockol, il breve ritorno con SUONO, fino ad oggi sono il mio passato. Qualcuno ha scritto che la mia passione, l’iniziativa, la sfrontatezza e l’incosciente voglia (o capacità) di camminare sempre sul filo, hanno liberato generazioni di appassionati di musica dai paraocchi dell’informazione tradizionale. Spero che sia vero.
Oggi mi basta, insieme all’amico Giancarlo Trombetti, ascoltare buona musica e scriverne. Credo che Outsider sia un posto magnifico dove stare insieme a sognare perchè la passione per la musica è quella che spinge tutti a unirsi per fare “proprio” un progetto.
A destra troverete alcune ricompense, che saranno disponibili solo qui e solo per 60 giorni. Si tratta di pre-ordini, ragion per cui se non ragiungeremo l’obiettivo dei 120.000 euro, i soldi vi saranno restituiti. Se tutto andrà per il meglio invece, ripartiremo da giugno 2015.
Un grazie sincero a tutti coloro che ci sosterranno. In rock we trust!
Replico un commento lasciato altrove non per il piacere di spam, ma perché forse ha più senso allegarlo qui… peraltro, Tim, alcune considerazioni potrebbero diventare motivo di riflessione più generica, ben al di là dell’argomento del post…
Vedo di spiegare velocemente come funziona un crowdfunding. Esistono agenzie specializzate che “prendono in carico” la tua richiesta. Ti chiedono una spiegazione alla raccolta, ti fanno girare un clip, ti mettono a disposizione uno spazio…e lasciano che sia tu a gestire la cosa, essendo loro i garanti dell’operazione. Se l’obbiettivo minimo viene raggiunto, bene; in caso contrario il denaro viene restituito (o non raccolto, non mi è ben chiaro). In cambio prendono una percentuale. Il cui importo vi dirò a raccolta terminata. Per partecipare basta entrare nella pagina e scegliere il genere di fondo che si vuole destinare. Sostanzialmente vengono offerte diverse modalità di “scambio”, tutte basate, grosso modo, sulle modalità di abbonamento. E’ molto facile leggere e capire visitando lo spazio. Molti troll scatenati da un paio di fessi convinti di aver avuto passati danneggiamenti da Max, cercano al momento – non ho idea se riuscendoci o meno – di deviare non solo l’attenzione, ma di sputtanare l’operazione.
Difficilissima da portare in porto, peraltro.
Perché non dedicarsi al solo spazio on line ? Per un paio di motivi, parere mio, ovviamente. In primo luogo perché nonostante si viva il secolo 2.0 il target adulto che noi ricerchiamo…una volta si diceva “vecchi rincoglioniti” ma dicono che non sia carino… è ancora estremamente legato al supporto cartaceo. Io per primo, leggo il giornale in pdf ma poi ho bisogno della copia su carta per “capire” come sia venuto fuori….e, no, lo ammetto : mi rifiuto di leggere i libri su quelle macchinette digitali del cazzo. Il libro me lo sfoglio e poi lo metto in biblioteca.
Il secondo motivo è psicologico. Sul web tutto DEVE essere gratuito. Se ti faccio pagare per accedere a uno spazio, tu te ne vai da un’altra parte. E’ concetto di libertà assoluta scatenato da certi geni che hanno, volontariamente o meno, dato inizio alla valanga che sta seppellendo la musica. Parlo del formato mp3, scaricabile, trasferibile, gratuito, privo di qualsivoglia diritto. Le generazioni del web non hanno mai formato, né lo formeranno mai, il concetto di “proprietà” intellettuale….un po’ come quelli di cui sopra non hanno sviluppato il concetto di offesa e querela. Pare che qua dove siamo adesso ci si trovi su di un pianeta dove tutto è permesso: dal furto all’offesa. E chi non si adegua non ha capito un cazzo.
Per cui rubare un cd in un negozio è furto; scaricartelo da un sito è naturale. Dare dello stronzo in un bar a un tizio come minimo ti fa guadagnare una carica di legnate; farlo sul web è libertà di espressione. E pare che nessuno riesca a sottostare a un minimo di legalità. Anzi.
Tornando ad Outsider, si, forse – forse – potremmo continuare a venderlo su un suo sito on line, lasciando uno spazio accessibile ed uno a pagamento. Forse proveremo. Per ora stiamo cercando di trovare il modo di farlo sopravvivere alla vecchia maniera, su carta.
Grazie dello spazio e della pazienza.
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Il blues di grandi é passato on line da circa un anno.
Un mio amico che era abbonato, odiando i computer, mi ha dato 20 euro
perché mi abbonassi e gli stampassi le copie della rivista.
Con 20 euro hai i 4 numeri trimestrali di un anno.
La rivista é molto bella ma non é bello leggerla al computer.
Il mio amico, una volta che gli ho stampato il numero, se la fa
trasformare in un vero giornale in una copisteria.
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