La avventura del Wakeman Trophy 2015 è del tutto simile a quella dell’anno passato: partenza alle 15, arrivo a Vicenza alle 17, appostamento in zona Teatro Olimpico per vedere se RICK compare per il soundcheck, chiacchiere con nuovi e vecchi amici che nel frattempo arrivano, toast e birretta, entrata, concerto e qualche momento passato con the keyboards wizard in persona. Che meraviglia quando tutto si dipana bene.
Arrivare sul posto alle 17 forse è un po’ troppo, ma non voglio frenare la groupie, è il suo momento e se lo vuole godere tutto. Stazioniamo in zona per un ora e mezza, un paio di proghead si avvicinano. Poco dopo arriva PAOLO BOLLA, di SchioLife, ci ricorda dal concerto dello scorso anno così fraternizziamo e iniziamo amabilmente a parlare di musica. Un quarto d’ora e arrivano due fotografi. Ci presentiamo, loro sono MARCO CHIERICO, fotografo ufficiale degli eventi di SchioLife, e RAFFAELLA VISMARA. Non so come mai ma in pochi minuti si gettano le fondamenta di un rapporto d’amicizia probabile e profondo. Credo si tratti di reazione chimica, ancora non sappiamo se abbiamo affinità elettive tali da impegnarci in un rapporto serio, ma la gentilezza e l’educazione di MARCO e il sincero approccio di RAFFAELLA fanno scattare qualcosa. Mentre siamo lì, RAFFAELLA prova la sua nuova macchina fotografica e ci scatta qualche foto, MARCO fa lo stesso…
Parliamo un po’ e scopro che Raffaella è una grande amica di MEL PREVITE, esimio chitarrista modenese (ROCKING CHAIRS e LIGABUE) nonché mio grande amico e che gli amici bolognesi che sta aspettando sono anche i nostri, infatti GIANLUCA GOLLINI, GABRY MARTELLI e company arrivano di lì a poco. Poi d’improvviso dalla strada principale arriva RICK WAKEMAN accompagnato dal manager e da CLAUDIO CANOVA promoter di Schio Life. Non ci permettiamo di disturbarlo, sta andando a provare il pianoforte, ci limitiamo a seguirli. La groupie si mette a filmare col cellulino, potrebbe essere uno di quei video che si vedono su YOUPROG nella categoria RILF (Rockstar I Love …).
In breve anche altri storici YES/PROG fan ci raggiungono, UMBERTO MONTANARI, MAURIZIO CAVALCA, RICCARDO SCIVALES su tutti, nomi pesanti per il contesto in cui siamo. Arriva anche il vecchio DOC che però prima si ferma in pizzeria. Ore 20:30, si entra. Il teatro è uno spettacolo, probabilmente il più bello del mondo. La profondità e la prospettiva sono un qualcosa di incredibile.
La gente inizia a prender posto, cerco con lo sguardo DOC, lo vedo lassù in tribuna. Io e la groupie siamo in platea, seconda fila, di fronte al pianoforte: posti eccellenti. Alla fine ci sarà il sold out.
Prima del concerto mi viene a salutare GIANNI DELLA CIOPPA, è in the house perché deve scrivere un articolo per CLASSIC ROCK Italia.
Verso le 21,15 entra CLAUDIO CANOVA appunto, due parole e dà spazio al sindaco di Vicenza. Chiosa finale di CLAUDIO ed ecco RICHARD CHRISTOPHER WAKEMAN. Si parte come nel 2014: THE JIG.
La scaletta e il mood del concerto sono molto simili a quelli dello scorso anno a Schio, andando a memoria l’unico pezzo nuovo dovrebbe essere Children Of Chernobyl, ad ogni modo le dita di RICK incantano grazie a:
The Jig”, lunghe parti tratte da “King Arthur” e da “Journey to the Centre of the Earth”, “Catherine Of Aragon”, “Catherine Howard”, “Life On Mars” di DAVID BOWIE, “And You And I” e “Wonderous Stories” degli YES, “Children Of Chernobyl”, “Merlin The Magician”, “Eleanor Rigby” dei BEATLES versione PROKOFIEV, “The Meeting”, “Morning Has Broken” di CAT STEVENS
Come prevedibile, i pezzi che forse ho gustato di più sono stati i miei due preferiti: THE JIG e CATHERINE HOWARD, quest’ultimo catturato su video dalla groupie tramite cellulare:
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Rispetto al 2014, RICK mi sembra un pelino più appoggiato, ma suona comunque divinamente. Che pianista meraviglioso che è. Ogni tanto vedo MARCO CHIERICO che scatta fotografie, foto che sono a corredo di questo misero articoletto e che rendono giustizia alla grandezza del personaggio di cui sto parlando.
Ogni tanto catturo con la coda dell’occhio anche la chioma bionda di RAFFAELLA VISMARA che si adagia sull’obbiettivo, anche le sue foto aiutano questo post a dare le esatte coordinate dell’evento…
Un paio di bis e il concerto finisce. Applausi scroscianti. Un trionfo. Guardo la groupie, sembra molto soddisfatta. Di nuovo quattro chiacchiere con GIANNI, col quale ci ripromettiamo di vederci quanto prima e poi via verso l’uscita.
In molti escono definitivamente, altri – come noi – si fermano in attesa che venga aperto l’accesso ad una grande sala interna dove sembra RICK si intratterrà con i fan. Incontro finalmente DOC. Quattro chiacchiere sul DARK LORD e poi diligentemente ci mettiamo in fila.
Questa volta il tutto è organizzato meglio, ci sono persone dello staff che gestiscono il flusso di fan per far sì che ogni gruppetto di amici abbia un minimo di tempo da passare con RICK con la dovuta privacy. Osservo questa rockstar disponibile, paziente, gentile e mi interrogo circa le possibilità che potrei avere io con le rockstar preferite che mi sono rimaste: JIMMY PAGE, MICK RALPHS, KEITH EMERSON, PAUL RODGERS. Nessuna, naturalmente. Tocca a noi tre. La groupie mi dice “vieni anche tu con me”. Salutiamo RICK, la groupie gli chiede se gentilmente può autografare un paio lp (SIX WIVES OF HENRY VIII e CLOSE TO THE EDGE) e la sua autobiografia. RICK diligentemente assolve il compito …
e mentre lo fa io ripeto più o meno quello che gli dissi l’anno scorso: “She is my girl, Rick, but she’s crazy on you”. Poi mi sposto per immortalare il momento col cellulino. RICK guarda di nuovo la groupie, ride e le dice “Saoourra, you need to see a doctor”. Rido di gusto.
Ho la groupie e RW nell’obbiettivo, cerco di fare la foto migliore che posso, guardo the girl from Gavassa, lì abbracciata al suo idolo, è raggiante. Che culo che hai, groupie!
Vedo lì di fianco RAFFAELLA che ci sta scattando foto, che il padre dei quattro venti la benedica, mica da tutti avere una fotografa professionista a disposizione quando sei lì con una delle tue rockstar preferite.
Ora chiedo a RICK se è possibile fare una foto anche con me, lui acconsente senza nessun problema, la groupie mi inquadra…
e anche RAFFAELLA fa il suo dovere…
Un ultima foto con DOC e il nostro momento è terminato. Vado da RICK, gli stringo la manona e gli dico “Thank you for everything, Rick, you are always too kind“, e lui di rimando “no problem, you are welcome … Tim Tirelli master of the blog” (va beh, quest’ultimissima l’ultima parte me la sono inventata).
Cincischiamo ancora un po’ in zona mentre altri lo vanno ad incontrare. Ringrazio RAFFAELLA per la pazienza e la disponibilità. Thank you baby, we do love you.
Siamo tra gli ultimi a lasciare il teatro. Ci fermiamo lì fuori insieme a RICK, al suo manager, allo sponsor, allo staff di Schio Life, a MARCO e RAFFAELLA e a qualche altro fan. Mi sposto un momento e osservo la scena, noi lì in strada con RICK WAKEMAN a un metro, come se stessimo tirando tardi dopo una serata in pizzeria con gli amici. E’ poi il momento del commiato, RICK se ne torna in albergo visto che è a dieta ferrea e non può sgarrare, abbraccio e ringrazio PAOLO e CLAUDIO, MARCO e RAFFAELLA, saluto gli amici e, con la groupie che cammina a due metri da terra, mi avvio verso il parcheggio.
Ci buttiamo sulla Venezia-Milano e arrivati sulla Brennero mi metto io alla guida, la groupie è esausta, scende e crolla sul sedile. Troppe emozioni immagino. La sua yes-mobile attraversa di buon passo la notte nera, rollando sicura sull’autostrada, adelante adelante c’è un uomo di blues al volante. Amo questi momenti, quando la notte profonda rende tutto più lieve, un po’ come succede con la neve. Mi sento bene, lontano dai miei blues, due settimane a Cuba e questa piccola grande avventura vicentina sono una panacea per i dolori del (non più) giovane Tim. I fari della freccia giallo di Borgo Massenzio fendono la coltre di notte che copre le corsie, nei miei pensieri prendono corpo la melodia e il testo del pezzo che preferisco in assoluto in questi momenti …
And I think it’s gonna be a long long time
Till touch down brings me round again to find
I’m not the man they think I am at home
Oh no, no, no, I’m a rocket man
Rocket man burning out his fuse up here alone
… no, non sono l’uomo che credono io sia, non sono nemmeno quello che io stesso credo di essere, sono solo un uomo di blues che vaga su questo piccolo pianeta sperduto e sospeso chissà come nelle profondità siderali, un uomo di blues che grazie a serate come queste riesce a trovare il carburante per continuare il cammino. Thank you Rick, thank you groupie.
Photos © MARCO CHIERICO
Photos © RAFFAELLA VISMARA
basic photos by Tim Tirelli – Saura Terenziani – Doc Marena –
Sarebbe stato da esserci all’Olimpico del Palladio solo per fare una foto con la coppia Tirelli-Della Cioppa!
Idoli del giornalismo del rock duro in Italia!
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“Idoli del giornalismo del rock duro in Italia!” … Davide, sei matto, ma grazie. Hard Rock o muerte!
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SI vive anche solo per una frase di stima così. Grazie Davide!!!
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macchè matto, è da una vita che leggo di musica, con un po’ di esperienza poi scopri quando qualcuno scrive con passione e competenza senza essere solo un fan!
magari a voi farà ridere, ma siete nell’olimpo dei miei riferimenti con Riva e Trombetti.
ho avuto il piacere di incontrare anni fa Gianni, sentirmi raccontare dei retroscena di alcune interviste che aveva fatto è stato uno dei momenti rock della mia vita (più precisamente quella a Glenn Hughes dove diceva che avrebbe cantato d’ora in poi anche per sua moglie, in risposta a un complimento).
scoprire questo blog è stata una gratificante sorpresa (anche se spesso leggo solo le newsletter).
…e come si diceva ai bei tempi ‘keep the faith alive’!
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Allora che dire Davide, se non grazie mille?
Rock on.
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Splendido Tim, hai il dono di scrivere così bene da farmi aver fatto vivere anche a me quegli splendidi momenti; infatti, mi sono venuti i brividi per Rick, Voi, il luogo meraviglioso!! Un abbraccio!!
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