Il nostro Bodhrán mi segnala questo articolo; reputo la notizia in questione curiosa seppur a tratti surreale ma, nonostante tutto, adatta a questo blog.
http://www.princefaster.it/vinile-hd-arriva-il-33-giri-in-alta-definizione/
Il nostro Bodhrán mi segnala questo articolo; reputo la notizia in questione curiosa seppur a tratti surreale ma, nonostante tutto, adatta a questo blog.
http://www.princefaster.it/vinile-hd-arriva-il-33-giri-in-alta-definizione/
è vero, ho segnalato la notizia anche se non mi ha mai appassionato l’hi-fi e difficilmente mi entusiasmo per una novità tecnologica. Invece mi ha colpito l’accenno alla chiusura della fabbrica di cd negli USA: rapida meteora quella del dischino laser. Al grido della maggiore qualità, della bellezza di non dover girar lato e della sbandierata eternità, oggi ci ritroviamo dentro casa scaffali di album con copertine illeggibili, con pezzi che sarebbero stati giustamente scartati e che invece allungano il brodo, con discutibili operazioni remaster e soprattutto con supporti per nulla durevoli. E questa è la cosa che rompe più le scatole, considerando che non ce li hanno regalati e per un periodo non c’erano alternative.
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Io non ho un solo cd che abbia dato problemi di usura o di perdita di qualità, mentre i vinili si consumano con l’uso, si graffiano con una certa facilità e non si possono ascoltare in macchina. Però indubbiamente sono belli da vedere e da esporre in casa, piacevoli da maneggiare e sono molto di moda. Non escludo che anche i CD possano diventare trendy, ma solo quando avranno acquisito un fascino vintage che oggi ancora non hanno, magari tra 10-15 anni quando saranno spariti dalla circolazione. Ho sentito che qualcuno si è messo anche a produrre di nuovo le musicassette, significa che tutto è possibile.
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Certo che ascoltare un vinile é meno semplice che ascoltare un cd.
Vanno rispettate regole elementari accompagnate dall’uso di un impianto
all’altezza.
Ricordo una festa di capodanno in una casa di montagna.
Un amico timido trascorse diverse ore accanto ad un giradischi ascoltando lo
stesso album dei pink floyd a ripetizione.
Ad un certo punto dal soffitto, costituito da assi di legno inizio’ a colare coca cola
sul vinile che girava con effetti di sfrigolio piu’ che psichedelici.
Certo un disco si puo’ graffiare con un uso improprio del braccio con puntina,
ma come puoi rovinare la fiancata della tua auto nuova entrando in garage.
Un disco si puo’ sporcare se il piatto diventa ricettacolo di sedimenti.
Come i tappetini della tua macchina nuova se entri con scarpe infangate.
Insomma il vinile che si mantiene nel tempo integro é per cultori che rispettano
certe semplici regole.
Cio’ non toglie che l’ascolto del vinile puo’ essere un ottimo modo per intortare
una ragazza e allora ti puo’ succedere di acchiappare il vinile lasciando
impronte di sticky fingers o, ancora peggio, di urtare il piatto durante i
corteggiamenti, facendo saltare il disco o segnandolo irreparabilmente.
in Provaci ancora sam il buon Woody fa volare un vinile dalla copertina
infrangendo una vetrata.
Insomma non so come Lester Bangs trattasse i dischi che gli regalavano le
case discografiche, ma resta il fatto che il collezionista di vinile usa mille
cure nella conservazione del disco che si puo’ e si deve mantenere .come
nuovo.
Se poi guardate le foto di famosi collezionisti, sempre si fanno immortalare
con infinite scansie con dischi in verticale alle loro spalle.
I vinili non devono essere stretti e fondamentale é la custodia trasparente
affinche’ la copertina non si consumi.
Conservarli impilati magari per terra uno sopra l’altro a prendere polvere, é
il sistema migliore per rovinarli.
Il famoso disco imbarcato.
Sulla preferenza che si puo’ dare al cd o al vinile non sto a discutere.
Non sono un audiofilo.
Certo che le copertine dei vinili sono bellissime.
La beatitudine per me é collezionare.
Il senso di gratificazione del collezionare cd e/o vinili, magari anche ascoltandoli,
è indescrivibile.
Una cosa é certa.
Il vinile continuera’ ad esistere al di la’ di nuovi formati e di nuove tecnologie.
Questo non l’aveva previsto neanche Stanley Kubrick nell’arancia meccanica.
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Ho riscoperto il vinile grazie a mio padre, che ha conservato il giradischi e tutta la sua collezione musicale… certo i cd fanno parte dei miei ricordi d’infanzia, quando si girava con i sacchi pieni delle loro custodie quadrate perfino in auto… ma il vinile mi affascina, sarà che non l’ho vissuto e vorrei recuperare, chissà 😀
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