JACK LONDON “Il Tallone Di Ferro” (1908 – 2021 Feltrinelli) – TTTT

1 Feb

Il tallone di ferro è una metafora per riferirsi alla plutocrazia (nel linguaggio politico – per lo più con un accento polemico, il predominio nella vita pubblica di gruppi detentori della maggior parte della ricchezza mobiliare, cioè grandi industriali, finanzieri, banchieri, ecc.) e alla oligarchia, ed è il titolo di uno dei grandi romanzi di Jack London.

Purtroppo resta di assoluta attualità anche oggi, visto il turbo liberismo e il capitalismo selvaggio che ancora predomina su tutto, d’altra parte è l’unica narrazione di società che ci siamo ridotti a fare alle giovani generazioni.

Pubblicato nel 1908 il Tallone Di Ferro è un romanzo di fantapolitica, una grande affresco antitotalitario, uno dei primi a trattare il tema delle distopie moderne, che qui racconta l’ascesa e la presa del potere di una oligarchia dittatoriale negli Stati Uniti.

La visione socialista di London si esprime in tutta la sua chiarezza nelle tesi e nei discorsi del protagonista Ernest Everhard, paladino dei diritti e delle ragioni dei meno fortunati, degli sfruttati, dei senza futuro.

Nei primi decenni del secolo scorso questo romanzo ebbe la funzione di libro guida circa il socialismo scientifico e dove non fu proibito ebbe una influenza davvero straordinaria, tra l’altro Che Guevara deve il suo nome di battesimo al protagonista del romanzo.

Inutile dire che è un libro che andrebbe letto.

Jack London il tallone di ferro - Feltrinelli

https://www.lafeltrinelli.it/tallone-di-ferro-libro-jack-london/e/9788807900334?queryId=0a9cc4d137b01fecdd7c9faf669b71ea

Descrizione

«L’orso ha detto che ci schiaccerà… E se schiacciassimo noi l’orso?»Pubblicato nel 1907, questo romanzo di Jack London rappresenta un esempio insuperato di “fantascienza verista”: impeccabile e profetico nella sua analisi sociale e politica ma, al contempo, senza freni nell’invenzione di una realtà distopica eppure sinistramente familiare. Testo di autentica chiaroveggenza sui destini della società capitalistica, “Il tallone di ferro” è uno dei più allucinati e veridici affreschi della società dominata dal profitto, dipinta nella sua durezza senza scampo, nella sua oppressione generalizzata, nei suoi impliciti e inevitabili sbocchi di violenza e massacro. Il profeta lucido e impavido dello scarto tra le speranze dell’umanità e le condizioni in cui gli uomini si trovano a vivere è Ernest Everhard, l’eroe, il combattente per la libertà (un personaggio memorabile cui Ernesto Che Guevara deve il nome di battesimo). Il racconto della sua vita e del suo pensiero è affidato al diario dell’amata Avis, figlia viziata di una ricca famiglia borghese che apre gli occhi, attraverso l’amore per Ernest, sull’intollerabile oppressione attuata dalla classe sociale cui appartiene, fino alle estreme conseguenze. Un feroce, visionario capolavoro. Prefazione di Goffredo Fofi.

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