Passo l’estate così, dentro e fuori dal lavoro, circumnavigando i territori della mia Emilia. L’insoddisfazione di fondo cerca di tenermi inchiodato mentre il fuoco sacro del blues e del rock mi spronano a cercare un’alternativa. Pur avendo lo sguardo che mi scappa lontano oltre le colline, i miei occhi si riempiono dei colori e dei paesaggi proletari della campagna in cui sono immerso: l’erba arsa dal sole, le viti col loro carico d’uva ormai prossime alla vendemmia, i pomodori (o pomidoro) che brillano nel loro colore scarlatto.
La colonia felina della Domus Saurea acquisisce nuovi membri, oltre ai nostri sei gatti altri tre se ne aggiungono ogni giorno all’ora dei pasti, gatti sbandati, dimenticati qui da vicini che se ne sono andati, da storie che non riesco ad immaginare. Nero (da me ribattezzato Rodolfo, per tutti noi Roddy) arrivato tre anni fa con Strichetto (la nostra Stricchi insomma), portato in Emilia dalle Marche da una famiglia che ora appunto non abita più qui, non ebbe la prontezza di Stricchi di accasarsi qui alla Domus dopo aver fatto due più due e ora gatto randagio che vaga sconsolato per le campagne. Roddy ringhia in continuazione, tutti gli altri gatti (Palmiro in primis) gli danno addosso, ma sa che qui ha un porto sicuro, ci conosce, è guardingo ma si fa accarezzare. Ozzy, gatto nero smunto e dai tratti orientali, abiterebbe a poco più di cento metri da qui ma non è amato, sfamato e curato a sufficienza, per questo bazzica sempre qui intorno. Mesi fa girava con una zampina posteriore dolorante, provammo a prenderlo per portarlo dal veterinario ma essendo gatto poco avvezzo al contatto umano non si fece prendere. Oggi zoppica un po’, ma sta abbastanza bene, inizia a farsi accarezzare. Il Rossetto è un gatto bianco e rosso di cui non sappiamo nulla. Si presenta qui alla Domus con atteggiamento circospetto, non riesco nemmeno ad allungargli una ciotola di cibo, scappa appena mi avvicino, dieci metri sembrano essere la sua minima distanza di sicurezza, così deve accontentarsi degli avanzi che gli altri felini della Domus gli lasciano. E’ bello studiare le interazioni dei gatti, vedere che Palmiro, il Ras del quartiere, una volta capito che un nuovo gatto maschio si assoggetta alla suo status di maschio alfa, lo accetta nel gruppo. Maschio alfa … e chi lo avrebbe detto, una cotolettina di pelo arrivata alla Domus grazie ad una peripezia cosmica (qui la storia https://timtirelli.com/2012/06/28/il-gatto-palmiro/ ), predisposto alla musica AOR (ma traviato al blues nero del delta), di indole social democratica (lascia che mangino prima tutti i membri della sua colonia aspettando diligentemente il suo turno scrutando l’orizzonte), si è trasformato in un maestoso e per niente comodo felino tutto nero, killer al bisogno, tutore assoluto dell’ordine nei territori intorno alla Domus. Solo alla sera torna a volte ad essere quel gattone sentimentale a cui eravamo abituati, quando mi cerca e si stende su di me come a dire “Sono qui Tyrrell, non aver paura, ci penso io a proteggerti”.
Così, oltre ai gatti, spendo la mia vita tra un salto a Nonatown, la mia amata hometown …
tra sobrie serate (con dress code ben definito) passate con gli amici …
e la spesa settimanale alla Coop.
In pausa pranzo, nonostante temperature esterne proibitive, misuro vecchi quartieri artigiani nel silenzio agostano alla ricerca del blues.
SURRA IS THE NAME.
La pollastrella lavora da casa in smart working ormai da mesi e mesi. Arriva un corriere a consegnare un pacco. Suona, legge sul pacco nome e indirizzo e chiede “Surra?“.
“Beh in realtà sarebbe Saura”
“Scusa?”
“Sì sì, sono Surra. Grazie”.
FEBBRE KEITH RICHARDS
Sono tempi da accordatura aperta in SOL, sono tempi giusti per imparare a dovere i pezzi di Keith Richards. Brown Sugar, (la mia amata) Tumbling Dice, You Can’t Always Get What You Want … una meraviglia. Certo, col capotasto mobile l’intonazione della chitarra è sempre a rischio ma suonare quei pezzi come andrebbero suonati è uno spettacolo.
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L’UOMO CHE ANDAVA D’ACCORDO CON TUTTI TRANNE CHE CON SE STESSO
I tre uomini che sono (il politicamente corretto Stefano, il distruttore preda della furia iconoclasta Ittod e Tim, colui che media tra i due) faticano a elaborare l’idea che vuole che l’uomo che loro tre formano sia visto come un compagnone, un amicone, uno simpatico. La troika che ho dentro di me pensa io sia un cagacazzo piuttosto antipatico e tenebroso e per questo rimase sorpresa un paio di anni fa quando si sentii dire da Mr Pike: “No no, tu sei simpatico, eccome se lo sei!”.
Ne discutevo l’altra sera con Surra a cena. Le riportavo quello che un’amica e collega mi aveva detto la mattina “sei amico di tutti, che fortuna che hai” e divertito le raccontavo le sciocchezzuole che nascono tra me e il mio amico e collega d’ufficio Pavve.
Pavve è d’impostazione uno spiccio, non ha tempo e indole per il sentimentalismo, ma io cerco sempre di portarlo su quel versante e la cosa diverte entrambi.
Esempio di messaggio mattutino che ci scambiamo dai due poli opposti dell’ufficio:
Pavve “dove vai oggi a pranzo?”
Tim: “prima di tutto buongiorno Pavve! Com’è andato il weekend al lago? Oggi andrò a pranzo da Meg” (ristobar della zona).
Pavve: “Mi burisci subito!” (Mi riprendi subito di prima mattina)! Ok, vengo anche io da Meg, amico del cuore, mandami il menù.”
Amico del cuore … ah ah ah.
Sempre a Surra racconto che in pausa caffè a volte capita che ci si ritrovi in alcuni colleghi, tutti con la stessa fede calcistica e con la voglia di sottolinearlo.
Pavve: ”Oh, da quando è arrivato Tim qui in azienda ci sono solo interisti. Prima che arrivasse stavamo tutti “schissi” (termine emiliano che sta per “schiacciati“, inteso come “tutti a testa bassa”) adesso siamo dappertutto e ci facciamo notare”.
Le descrivo un’ultimo rilievo di Pavve “Quando Tim mercoledì se ne andrà la situazione qui sarà questa” (e mostra la foto di un paesaggio desertico, arido, deprivante)
Sperando di non annoiarla le parlo anche dell’ultimo pranzo con i colleghi, sempre da Meg. I titolari, una volta saputo che sarebbe stato il mio ultimo giorno, ci offrono una bottiglia di prosecco e una tazzina personalizzata per me. Una volta usciti, il capo mi prende da una parte e mi dice: “Sono basito dalla gentilezza di quelli di Meg, a te vogliono bene tutti e sei amico di tutti, ma come mai?”.
Io me la rido, ma schiavo dell’autoanalisi, la cosa mi fa pensare. Mi tornano in mente i miei cugini, quando ci troviamo insieme a cena e mi vedono entrare subito in empatica con i titolari dei locali, esclamano quasi all’unisono “Come lo zio Lino!” (Brian insomma).
Chiedo a Surra: “Sono davvero come mio padre? Mi pare così inverosimile. Eppure se mi guardo allo specchio vedo i suoi lineamenti, se la gente mi riporta questo rilievi un fondo di verità ci sarà, ma allora perché credo d’essere sempre preda degli sbalzi d’umore, sempre sul lato sbagliato della strada, sempre dalla parte meno comoda dell’umore?”
Surra mi guarda e dice “L’uomo che andava d’accordo con tutti tranne che con se stesso”! Ecco.

L’UOMO CHE ANDAVA D’ACCORDO CON TUTTI TRANNE CHE CON SE STESSO – TT agosto 2020 Domus Saurea – foto Saura T.
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BARCELLONA BAYERN 2 – 8
Vedere il Barcellona prendere otto goal dal Bayern Monaco durante le fasi finali della Champions League è stato impressionante. La grande era moderna del Barca credo sia davvero finita.
JUST MY IMAGINATION (RUNNING AWAY WITH ME) – DDR Blues
Alla continua ricerca di un’alternativa al capitalismo spietato, rifletto sul passato e me lo dipingo con i colori che più mi fanno comodo. La DDR è sempre nei miei pensieri.
FILM
Balloon – Il Vento Della Libertà TTT½ a proposito della DDR ecco un buon film tratto da una storia vera, una famiglia con un solo desiderio, scappare all’Ovest. Il tenente colonnello che li insegue si lascia andare a qualche amara verità.
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1917 – TTTT½ film sulla prima guerra mondiale di produzione angloamericana. Spettacolare.
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Puzzle – TTTT versione americana del 2018 di un film argentino del 2010. “Mettere ordine al caos“. Bello.
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7500 – TTT½ produzione tedesca-austriaca-statunitense, anno 2019. Tentativo di dirottamento da parte di terroristi islamici.
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Equipaggio Zero / Troop Zero -TTTT½ produzione statunitense del 2019 – Georgia 1977 un gruppo di bambini outsiders alle prese con un sogno. La musica Rock è ben presente nel film. Molto bello.
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The Deep -TTTT – produzione norvegese-islandese del 2012. Tratto da una storia vera. “Una storia che apre una breccia sui limiti del corpo umano.” Paesaggi nordici, la vita in mare, il dramma. Ottimo film.
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SERIE TV:
Alias Grace / L’Altra Grace -TTT½ – miniserie canadese del 2017.
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Designed Survivor – TTTT – triller politico di produzione americana (2016-2019). Ho appena terminato i 21 episodi della prima stagione. Designed Survivor è imbevuto della retorica USA e dei buoni sentimenti che piacciono al pubblico patriottico a stelle e strisce, avrebbe tutto per non piacermi eppure mi tiene incatenato ad essa. L’avevo accantonata dopo il primo episodio, ma l’amico Jaypee mi ha detto di insistere e così eccomi qui prigioniero di Kiefer Sutherland
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Sul piatto della Domus
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PERDERE LA FINALE DI EUROPA LEAGUE BLUES
Depresso, senza voglia di far nulla, l’accidia che spinge, è così che vivo questo post finale. Il mio amico Mario si diceva tranquillo, ma io non lo ero per niente, speranzoso sì, ma preoccupato. La vita è questa, raramente vinci, l’ho elaborato da tempo, eppure ogni sconfitta fa male. Conte ci ha portato a un passo dallo scudetto e dalla Europa League, niente male certo ma la stagione ci lascia l’amaro in bocca, specialmente dopo i malumori messi in piazza dall’allenatore a quanto parte ora accantonati. Tornando alla partita … il Siviglia non mi è piaciuto, perdere da una squadra così brucia parecchio e Banega mi è diventato molto antipatico. Gli spagnoli tirano a non far giocare l’avversario, si lamentano in continuazione, si buttano a terra … avranno anche vinto la coppa ma sono dei poveretti. Sono stati più freddi e cinici, ma il loro football è davvero misero. Noi non siamo stati gli stessi delle ultime settimane e abbiamo pagato l’inesperienza ma siamo stati anche sfortunati e poco precisi. Ad ogni modo la stagione è finita, tra un mese si riparte, con che giocatori, con che spirito si vedrà.
Sono comunque già passati alcuni giorni da questa maledetta finale ma ancora tribolo a ricollocarmi nel mondo. Vivo sul divano, fisso lo schermo spento della TV mentre Saura – preoccupata – mi prepara qualcosa da mangiare là in cucina.
Mi butto sul letto in questi pomeriggi afosi e perdo ore a fissare i riflessi del sole che filtrano attraverso le tapparella della finestra.
Verso sera scendo a scrutare la Borgo Massenzio skyline in cerca di risposte.
poi sulla balconata osservo la pioggia di temporali estivi cadere pesante.
Minnie, in apprensione, mi viene vicino e medita sui blues che stanno scuotendo il suo umano di riferimento.
Inter, io ti amo alla follia, però non farmi sempre soffrire.
OUTRO
Cerco così di distrarmi e dunque di sbarazzarmi di me stesso cercando bevande che mi facciano volare e di cui mi ha messo a conoscenza il mio amico Paolino P.:
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Ciao Tim!! Confermiamo sei un amico di grande e piacevolissima compagnia e lo ha detto sempre Clelia da quando ti conosce, poi il cuore dei bambini è sincero. Anzi a quando la nostra pizza da Rossi?
Un abbraccione a te e la mitica Surra!!
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Grazie caro Floro. Per la pizza a Tavullia…la prossima settimana. :-)
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“L’uomo che andava d’accordo con tutti tranne che con se stesso”, sembra il titolo di un film dei fratelli Coen o di un racconto di Carver (nella tua foto con Abbey Road, mi è balzato subito agli occhi la raccolta di Carver “Da dove sto chiamando” che posseggo pure io nella stessa edizione .. Mi sa che sei in buona compagnia) ad ogni modo quelli che hanno un’altissima considerazione di se stessi mi stanno sulle palle. Una bella passata di DDR guarirebbe il loro ego. A tal proposito il film che hai segnalato lo recupero al volo anche perché questa storia non mi è nuova, fa parte di una delle tante fughe presenti in un documentario “Oltre il Muro”che conservo da anni.
Io recentemente ho visto o rivisto: Da 5 Bloods su netflix , Jungle Fever, Fà la cosa giusta (Spike Lee) Io sono un autarchico e Aprile (di Moretti) , Blood Simple, Barton Fink e Mister Hula Hoop (Coen.. ) Professione Reporter (Antonioni) e Sergio Leone che fa sempre bene.
Ottima come sempre la tua selezione musicale tra Ry Cooder, Stones e CSN perfetta colonna sonora in questo periodo afoso , io ci metto anche ITTOD e More dei Pink Floyd.
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Luca, sei sempre il n.1.
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A proposito di DDR mi permetto di segnalare un articolo su Carmilla: Quando il punk preoccupava la Stasi https://www.carmillaonline.com/2020/08/29/estetiche-inquiete-quando-il-punk-preoccupava-la-stasi/
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Articolo interessante. Fenomenale il giudizio della radio di regime, “si contrappone alle nostre norme etiche e morali di stampo socialista”. Tarapìa tapiòc, prematurata la supercazzola, o scherziamo?
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Non hai sintomi schizoidi Tim, affatto.
3 grandi chitarristi hanno convissuto pesantemente con la schizofrenia.
Peter Green, Syd Barrett e Skip Spence
Riguardo il capitolo inter, inevitabile la depressione nel vedere il migliore attaccante
europeo infilare il proprio portiere in una finale della champions sul due a due……
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Ieri ho visto il film “Balloon- il vento della libertà” su prime, molto carino con una bella ambientazione di provincia e attori tedeschi visti anche su film di un certo livello (A Taxi Driver film coreano che consiglio, Il Pianista, Bastardi senza Gloria, The Reader..), poi la storia richiama veramente quella reale (a parte l’enorme dispiego di militari che serve a creare la tensione necessaria..). Guardando il film però mi sono chiesto “ma perché se ne vogliono tanto andare?”
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Altro articolo interessante dallo stesso sito, recensione di un libro molto interessante che smonta anche parecchi luoghi comuni sulla DDR :
https://www.carmillaonline.com/2020/07/22/la-consumazione-della-ddr/
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