Archivio | febbraio, 2011

SAMPDORIA 0 – INTER 2

28 Feb

Partita non certo memorabile, io e Dennis abbiamo sofferto come al solito mentre seguivamo la telecronaca della partita su SKY con il commento di Scarpini, ma mi chiedo se si può dir brutta una partita con due goal così belli, soprattutto il primo. A me la punizione di Wesley fa passare tutte le paturnie, mi scioglie l’anima da tutte le tensioni. Avanti così ragazzi…fino alla vittoria, sempre. W l’Inter.

HEY FELLAS, HAVE YOU HEARD THE NEWS?

27 Feb

JEFF BECK & ROD STEWART TOGETHER AGAIN: sembra proprio che questi due bei delinquenti torneranno a fare qualcosa insieme dopo più di 40 anni da TRUTH e BECKOLA. Jeff avrebbe dichiarato recentemente che sono già stati in studio e che hanno scritto delle cose insieme, ma è stato comunque prudente: la loro relazione è da sempre ballerina. Aspettiamo e vediamo.  Certo che dopo il bellissimo album EMOTION&COMMOTION Jeff Beck potrebbe influenzare positivamente anche Rod, i cui album recenti, per quanto eleganti, non è che siano proprio il massimo per chi ama la musica rock.

QUEEN BOOTLEG CD: “Teo Torriate” TOKYO , Budokan 7 Febbraio 1981. La TARANTURA (probabilmente la più quotata etichetta  in fatto di Bootleg) sta per far uscire un bootleg dei Queen, registrato a Tokyo il  7 febbraio 1981. La registrazione è audience ma è molto buona e potete avere un assaggio grazie al questo link http://cart05.lolipop.jp/LA05669057/…=PR00102063077.

Ricordo ai più snob, che nel 1981 i Queen erano ancora un gruppo rock della madonna.

(Thanks to brother Keith L.)

Tuesday February 17th 1981 – Budokan Tokyo Japan

Disc 1;
01. SE
02. We Will Rock You
03. Let Me Entertain You
04. Play The Game
05. Mustapha
06. Death On Two Legs
07. Killer Queen
08. I’m In Love With My Car
09. Get Down Make Love
10. Rock It
11. Save Me
12. Now I’m Here
13. Everybody All Right
14. Dragon Attack
15. Now I’m Here (Reprise)
16. Love Of My Life

Disc 2;
01. Keep Yourself Alive
02. Drum Solo
03. In The Death Cell
04. Execution Of Flash
05. Guitar Solo
06. Sakura Sakura
07. Guitar Solo
08. Vultan’s Theme
09. Battle Theme
10. Flash’s Theme
11. The Hero
12. Crazy Little Thing Called Love
13. Bohemian Rhapsody
14. Tie Your Mother Down
15. Another One Bites The Dust
16. Sheer Heart Attack
17. Teo Torriatte
18. We Will Rock You
19. We Are The Champions
20. God Save The Queen
21. Announcement

LED ZEPPELIN BOOTLEG BLU RAY: “First Class Ticket” London, Earls Court 25 maggio 1975. La Cosmic Energy (altre etichetta bootleg) sta per far uscire il blu ray(1920×1080) del filmato pro-shot di Earls Court del 25 maggio 1975. Vedremo se sarà davvero un upgrade rispetto alle versioni in dvd già in circolazione.  Il blu ray conterrà anche un poster.

EMERSON LAKE AND PALMER – OFFICIAL BOOTLEG CD: “Live At Nassau Coliseum ‘78”. La Shout Factory ha appena pubblicato il concerto degli ELP del 9 febbraio 1978. E’ la prima volta che questo concerto viene pubblicato ufficialmente.  Non ho ancora il disco in mano, aspetto che Amazon UK si decida ad abbassare il prezzo (28 sterline! Mentre ShoutFactory lo da a 14 dollari!!!!) ma dai sample che sento, mi sa che la qualità sia migliore del bootleg che posseggo tratto da fonte FM. Torneremo a prlare di questo album.

QUEEN – Remaster Deluxe 2CD Edition dei primi 5 album. Visto che hanno di recente cambiato casa discografica, il catalogo dei Queen sta per subire una ennesima rilettura.  Il 14 marzo usciranno i primi 5 dischi rimasterizzati in versione da 2CD.

GUITAR PLAYER Il nuovo numero in uscita in marzo ha in copertina il miglior chitarrista che c’è adesso in circolazione: Jeff Beck.

LED ZEPPELIN – OSAKA, Festival Hall, 29 Settembre 1971 – “Professor Walloski And Friends” – The ultimate and definitive version by EDDIE EDWARDS – 3CD – 2011

26 Feb

Ci sono concerti rock che sono entrati nella leggenda, vuoi per la performance del gruppo, per lo stato di grazia dei membri della band in quella particolare sera, per la reazione del pubblico, per la qualità della registrazione,  e per la diffusione del bootleg stesso. I concerti dei Led Zeppelin che vanno dal 7 settembre 1968 al 29 luglio 1973 si possono in qualche modo definirsi tutti leggendari, in quei primi 5 anni infatti il gruppo mantiene una qualità media delle esibizioni davvero altissima e ogni concerto è una  profonda esperienza di musica rock. Il concerto di Osaka del 29 settembre 1971 primeggia nelle preferenze di quasi tutti gli amanti del gruppo; il tour giapponese del 1971 (insieme al tour Europeo del 1973) è considerato il punto più alto raggiunto dai Led Zeppelin e la data di Osaka del 29 lo chiude appunto in maniera trionfale. Il gruppo è di ottimo umore e si sente, il testosterone è alle stelle, Page suona da dio, Plant canta come mai nessun cantante rock ha fatto, Jones è come di consueto impeccabile e Bonham … Bonham non lo si tiene.

Purtroppo di questo gran concerto non esiste una registrazione soundboard, ma solo audience (presa dal pubblico con un registratore). Ci si accontenta così di quella parte di essa che nel corso degli anni è apparsa nel circuito degli appassionati. Decine di bootleg (in vinile e in cd) sono stati pubblicati contenenti questo concerto, ma è solo grazie a questa recentissima produzione (senza scopo di lucro / NOT FOR SALE) che si ha la versione definitiva di questo concerto (almeno fino a che non comparirà per intero la “stage recording” …Jimmy, ma pubblicare una Deluxe Edition di Led Zep IV con 3 Cd contenenti la registrazione in questione che hai in mano come bonus no, vero?).

Eddie Edwards è un amico, gran supporter del Football Club inglese CRYSTAL PALACE, è anche un validissimo musicista (suona il basso, le tastiere e il mandolino nei SIMPLY LED) e ha un orecchio musicale di altissimo livello. Le sue rimasterizzazioni di certi concerti dei Led Zep sono considerate le definitive nel vasto circolo dei collezionisti di live recordings.

Questa nuova versione di Osaka 29/09/71 tuttavia non è per tutti, la qualità sonora potrebbe scoraggiare i cosiddetti casual fan, ma per chi è abituato a trafficare con bootleg e cose simili e per chi è un fan dei Led Zeppelin in senso stretto, questo triplo cd è da avere. Eddie ha selezionato il meglio dei supporti esistenti (può sembrare un paradosso, ma la qualità audio migliore appartiene ancora al bootleg in vinile LIVE IN OSAKA 9/29 ’71), e con sapiente maestria ha ricostruito il concerto completo miscelando 5 fonti.

Tra le curiosità del concerto, l’accenno a SMOKE GETS IN YOUR EYES, TWIST AND SHOUT nel medley di WLL e il siparietto dedicato a Bonham prima di TANGERINE.(Where’s Bonzo? Bonzo? Mr Bonham. Go on, a round of applause, where’s he going? Mr Bonham! Listen, after three, everybody say, “Mr Bonham”. One, two, three – Mr Bonham! For fucks sake. Mr Bonham, uh, what can you say? Mr Bonham go for bath with, with a geisha, yeah. Hah, hah. Right on. Uh, what was that you got …? I’m afraid Mr, where is he? Where’s Bonham? He refuses to come. Fuck you, mate. Where’d he go? All right then, no Mr Bonham. Mr Bonham gone, uh, I know what you mean. So sssh. (I’m a country boy) .

 

Il titolo che EE ha dato a questa versione è preso da un personaggio creato dal comico inglese Max Wall e dalla battuta a proposito dello stesso che Plant e Bonham si scambiano prima di MOBY DICK.

Tutti i pezzi sarebbero da citare per una cosa o per l’altra, mi limito a sottolineare THANK YOU con un John Bonham over the top e una COMMUNICATION BREAKDOWN con un botta e risposta tra BONHAM-JONES e PAGE  indimenticabile.

Quando i Led Zeppelin erano per davvero the greatest rock and roll band.

 

Cd1

1 – Introduction

2 – Immigrant Song

3 – Heartbreaker

4 – Since I’ve Been Loving You

5 – Black Dog

6 – Dazed And Confused

7 – Stairway To Heaven

Cd2

1 – Celebration Day

2 – That’s The Way

3 – Going To CA

4 – Tangerine

5 – Friends

6 – What Is

7 – Moby Dick

Cd3

1 – Whole Lotta Love Medley includes:

a)Boogie Chillen

b)I Gotta Know

c)Twist And Shout

d)Fortune Teller

e)Good Times Bad Times

f)You Shook Me

2)Communication Breakdown

3)organ solo / Thank You

4)Rock And Roll

Recorded live at Festival Hall, Osaka, Japan – September 29,1971 – Executive Producer: EE

Artwork © 2011 Gusto Production – Creative Consultant: EE

Di Cristoforo Scudiero “AVANTI ATTRAVERSO LA NOTTE”, dirige il maestro Riccardo Wakeman, cantano i SI’.

25 Feb

Ci sono degli album talmente belli che quando ero un ragazzetto mi stregarono così tanto che mi impedirono di approfondire il discorso su certi gruppi;  se vogliamo metterla in un altro modo, ero così maturo per queste cose già allora, da capire che l’album in questione era un capolavoro che la band o l’artista in questione non avrebbe mai superato. Mi accadde  per esempio per Reggatta de Blanc dei Police, per The Stranger e 52nd Street di Billy Joel, per Crusade di John Mayall, per alcuni altri e per The Yes Album degli Yes. E’ forse per questo che non ho mai approfondito come sono solito fare, la conoscenza con il gruppo inglese; certo, Fragile e Close To The Edge si aggiunsero alla collezione , ma troppi album del gruppo mi sono scivolati via durante gli anni. Ho poi sempre guardato ai lavori della band post anni settanta con un certo snobismo, e quando –  negli ultimi lustri –  vedevo le nuove uscite della band riformatasi in formazione storica, facevo spallucce. Neanche due mesi fa, alla ossessiva ricerca di cd in edizioni speciali, mi imbatto in Keys To Ascension su Amazon: bella confezione, 4 cd e un DVD a poco più di 12 sterline, il fuoco del progressive che torna prepotente a bruciare … posso resistere? No di certo.

Qualche venerdì sera fa, ero a casa da solo, e quando sono a casa da solo nel posto dove vivo, sono davvero solo: intorno solo la campagna silenziosa e la notte nera. La cosa che faccio quando sono a casa da solo (ma in realtà è la cosa che faccio sempre e comunque) è ascoltare musica … accendo l’impianto, metto il primo cd del cofanetto e mi seggo davanti al computer. La casa si riempie delle eleganti riletture targate 1996 di brani classici degli Yes e le luci indirette che ho sapientemente acceso in un paio di stanze, danno all’atmosfera la giusta luce. Dopo un po’ mentre son perso tra i siti che sono solito bazzicare (FC Inter News, il blog si Settore, Ross Halfin, La Repubblica, La Gazza, il Billy’s Zep Phreak Club e via dicendo) dal cd parte un pezzo che cattura la mia attenzione fin da subito e che man mano che prosegue mi coinvolge completamente. Mi alzo di scatto, mi precipito davanti allo stereo, prendo in mano la confezione … ONWARD, scritto da Chris Squire. Ma da che album è? Vado nella sezione Rock progressivo della mia collezione, guardo uno ad uno i cd degli Yes che conosco poco e mi accorgo che è tratto da Tormato del 1978. Ora, Tormato lo posseggo da un bel po’, lo ho anche in versione rimasterizzata, ma Onward proprio non me la ricordavo. Metto su la versione da studio ma mi sembra subito meno potente, meno solenne, più compressa. Ritorno alla versione live di Keys To Ascension e la ascolto almeno cinque volte.

E’ proprio strano come a volte ci siano brani di musica che ti arrivano direttamente, senza nessun filtro, e tu sei lì con la tua anima senza difesa in balia di questa aria sonora, di questa sequenza gradevole di suoni che ti avvolge completamente.  Curioso poi come siamo capaci di farci suggestionare e di agganciare il testo della canzone a vicende personali che magari negli ultimi anni ci hanno scosso la vita.

Come dice Mauro Corona, una certa età per gli uomini è una età incerta, è l’età tra l’altro in cui si ha (e uso le parole di Julia) la “percezione del limite”, una età capace di metterti a soqquadro e farti affrontare cose che non avresti mai pensato di affrontare. Una età in cui magari hai perso la tua stella del mattino e ti ritrovi di conseguenza a viaggiare in serate buie alla ricerca di una luce guida, perché quando la strada si fa “lunga e tortuosa” e buia, ciò di cui si ha bisogno è una luce (…light light light in the light…), una meta,  magari anche provvisoria, ma dove si possa approdare senza sbattere sugli scogli.

E allora come si può resistere a Jon Anderson che canta (le parole di Chris Squire)  “tu sei la luce che brucia e che splende, avanti attraverso la notte, avanti attraverso la notte della mia vita”,  mentre un incedere maestoso condotto dalle tastiere di Wakeman si lascia guidare dai ricami chitarristici struggenti di Steve Howe? Può un uomo di blues rimanere indifferente a queste cose?

Contained in everything I do
There’s a love, I feel for you
Proclaimed in everything I write
You’re the light
Burning, brightly
Onward through the night
Onward through the night
Onward through the night of my life

Displayed in all the things I see
There’s a love you show to me
Portrayed in all the things you say
You’re the day
Leading the way
Onward through the night
Onward through the night
Onward through the night of my life

Onward through the night
Onward through the night
Onward through the night of my life

(Chris Squire – YES)

FC INTERNAZIONALE 0 STURMTRUPPEN 1

23 Feb

Quando loro hanno fatto goal, mi sono alzato dal divano, ho spento la tv e mi sono buttato sotto la doccia. Sotto lo scroscio dell’acqua mi sono concesso cinque buoni minuti di nostalgia, quella che ti attanaglia il cuore, quella che “oh Josè, perché te ne sei andato? Ritorna, ti amiamo ancora”.  Ho sospirato, ho dato del milanista a Leonardo, ma solo per un minuto e poi ho cercato di riprendere il controllo. Stasera non c’era neanche Dennis a vedere la partita con me, chissà dov’era.

Adesso sono qui con una tisana rilassante tra le mani e so già che prima di riuscire a prendere sonno dovrò leggermi tutto Martin Mystère, poi almeno 50 pagine de Il Libro Delle Anime di Cooper,  respirare profondamente, pensare ad altro tipo ai tempi di batteria di Simon Kirke della Bad Company, mettermi in posizione fetale e pregare il padre dei quattro venti che riempia le nostre vela nella partita di ritorno contro i crucchi.

Ah, che vita (black and) blues.

LUCKY MEN – another Picca’s finest

23 Feb

Un altro momento niente male tratto dalle divagazioni che Capitan Hardrock (Tim) e Smokey Joe ( Picca) sono soliti fare mentre discutono dei massimi sistemi.

…si parlava di IT MIGHT GET LOUD, il “guitar documentary” su Page, Jack White e The Edge:

Ci sono degli umani, che nascono con la camicia.

Una camicia che magari non si rendono nemmeno conto di avere addosso ma che si ritrovano sulla pelle magicamente, senza sforzo alcuno, come direbbe Manfredi ‘per grazia ricevuta’.

Gente che non ha particolari meriti, o peculiari capacità, e che forse nel karma complessivo accumulato negli anni (il karma in fondo altro non è che la raccolta punti della Coop vista da una prospettiva mistica) si ritrovano fatalmente dotati di un ciclopico e incommensurabile ‘spannated arse’, per intenderci ‘culo spannato’.

E, davanti a cotanta culaggine assolutamente spropositata in confronto al talento espresso, gli altri umani si innamorano perdutamente di codesti ani dilatati, sospendendo ogni raziocinio critico e accodandosi all’andazzo del Castaldo di turno.

Non può che essere questa la spiegazione della presenza nella foto e nel ‘feature’ che ci sottoponi, o caro Timmy, del tizio ritratto assieme a The Edge e Lord James Patrick Page.

Culi Spannati.

Altro che Cattiva Compagnia o Feedback. (rispettivamente il gruppo storico di Tim e di Picca ndtim)

Non ho nulla contro i White Stripes, però fanno parte di quella categoria di ‘critic’s pets’ che non sopporto,gente per la quale  saltano le regole più basiche dell’equilibrio critico.

E’ successo altre volte e altre volte succederà con artisti sicuramente interessanti, ma che godono di una incomprensibile fregola di alcuni giornalisti e guru dello showbiz di spararli nell’olimpo del rock.

Quante canzoni memorabili hanno fin d’ora cacato i due stripes?

Una, a causa di un coro da stadio per giunta italico.

Ce ne sono altri, dicevo, tipo Beck o Moby, che sono anche gradevoli a loro modo, ma che alla prova della c60 (riempire una hf sony da un’ora con i brani migliori facendo un best per la macchina) dopo tre pezzi siamo a piedi.

I ‘vecchi leoni’ alla Jimmy o alla Jagger, che sono dei furbastri, utilizzano questi giovinastri più o meno alla moda per finire sui mags più giovanilistici, ben sapendo che tra 50 anni Houses of The Holy e Let It Bleed lo vendi ancora alla Coop, mentre i White Stripes, se hanno del culo, hanno un best  della Sundazed che devi ordinare ad Amazon a 35 dollari.

Venendo a Mick Ralphs e Tim T., se Tim T. avesse avuto vent’anni a Londra nel ’71, qualcosa combinava di sicuro, magari non diventava un Rock And Roll Hall Of Famer, però una carrierina negli Atomic Rooster o nei Juicy Lucy se la faceva eccome.

E poi alla sera, un festino da Eric Burdon, una jam da Long John Baldry, una storia con la ex di Boz Burrell….

E adesso il grande Tim T. avrebbe tutta la discografia su Repertoire, e Picca andrebbe dalla Pina al Disco Club a comprarsi il Live, naturalmente al Rainbow.

Chissà, magari nella prossima vita….

In bocca al lupo, Nonantolaslim.

Picca

PLAYLIST FEBBRAIO

22 Feb

ALBUM:

YES – Close To The Edge (1972 – 2003 remaster) –  JJJJ1/2

EAGLES – bootleg Philadelphia, The Spectrum 17/05/1975 Audience –  JJJJ

A.V. – Mojo Magazine Harvest Revisited (2011) –  JJJ

ANDERSON/WAKEMAN – The Living Tree (2010) –  JJ1/2

ERIC CLAPTON – bootleg Back From The Edge, Bremem Stadhalle 20/03/1983 – JJJ1/2

THE WHO – Live At Leeds (1970 – 2010 40th anniversary edition) JJJJ

A.V. – Uncut Magazine Let The Good Times Roll New Orleans 1947/1960 (2011) – JJJJ

DAVID GILMOUR – Live At Gdansk 2006 (2008) – JJJJ

WARREN ZEVON – Warren Zevon (1976) JJJJ1/2

YES – Keys To Ascension (1996) – JJJ1/2

UFO – Official Bootleg Box Set 1975/1982 (2009) – JJJ1/2

BAD COMPANY – Instant Live Birmingham 01/04/2010 (2010) JJJJ

FUMETTI:

MANARA (100 ANNI DI FUMETTO D’AUTORE) – Eros D’Autore – JJJ

LUPO ALBERTO (100 ANNI DI FUMETTO D’AUTORE) – Umorismo A Strisce – JJJJ

MAXI DYLAN DOG FEB 2011 – La Capanna Nel Bosco/… – J

MARTIN MYSTERE FEB/MAR 2011 – L’Uomo Che Visse Nel Futuro

LIBRI:

GLENN COOPER – Il Libro Delle Anime (2010)

PETER GRANT BLUES

22 Feb

(nelle foto la ex dimora di Peter Grant a Hellingly, East Sussex)

Io me lo immagino Peter Grant, nel periodo “orizzonti perduti” dei Led Zeppelin, diciamo dal 1976 al 1980, rintanarsi sempre più spesso nel suo maniero in preda ad una depressione e a una dipendenza dalla cocaina sempre più forti.  I Led Zeppelin sono ormai una mostruosa creatura senza controllo, troppo successo, troppi soldi, troppa droga, e avrebbero bisogno di una mano salda, di una mente lucida, di una guida sicura.

Peter Grant invece, il manager che tutti temono, colui che ha riscritto le regole del management, un uomo dalla stazza imponente crolla a causa della separazione dalla sua amata Gloria, che se ne va insieme al fattore della loro tenuta.  Il successo continua, ma le tenebre avvolgono il mondo fin lì sgargiante e colorato del più grande gruppo di musica rock mai apparso sul pianeta. PRESENCE del 1976 è un album cupo, difficile, metallico, freddo che THE SONG REMAINS THE SAME (doppio live e relativo film) riesce solo in parte a mitigare.

Il Tour del 1977, poi interrotto a causa della morte del figlio di Plant, è pieno di violenza, il gruppo porta con sé come responsabile della sicurezza John Bindon un losco figuro coinvolto più tardi in traffico di droga e omicidio. Folle in delirio (e non è un iperbole) osannano i Led Zeppelin, ma Jimmy Page è il fantasma di se stesso, a causa dell’eroina non sarà mai più all’altezza della sua fama, e a nessuno sembra importare. A Oakland l’incidente in cui Grant, Bonham e i loro scagnozzi picchiano a sangue un collaboratore di Bill Graham per futili motivi (verranno poi tutti condannati). Nel 79 il ritorno a Knebworth, la paranoia continua, Grant litiga furiosamente con l’organizzatore dei due concerti – Bannister –  circa il numero degli spettatori chiedendo ancora più soldi. Esce IN THROUGH THE OUT DOOR , album di transizione che lascia i più titubanti. Il breve tour europeo del 1980 si svolge nonostante Page sia, chitarristicamente parlando, ai suoi minimi storici.

25 settembre 1980, John Bonham, completamente ubriaco, muore nel sonno. Nel 1983 chiude i battenti la Swan Song Records.

Sì, io ce lo vedo Peter Grant, in quella grande casa, consumare cocaina, ordinare sandwich alla vicina rosticceria dopo che tutto il suo mondo è andato a catafascio…  anche la casa stessa, senza più manutenzione,  inizia a crollare.

Certo, intorno al 1990 riesce a sconfiggere la sua dipendenza, dimagrisce in modo considerevole, vende la casa e si trasferisce altrove,  ma nel decennio degli anni ottanta, prigioniero di quella dimora, ne passa di blues.

E tutto questo per una donna …

…And her name is G . L . O . R . I . A
G.L.O.R.I.A, G.L.O.R.I.A
G.L.O.R.I.A, G.L.O.R.I.A
Gonna shout it every night
Gonna shout it every day…

 

ESTATE 1977 A NEW YORK

21 Feb

ECCO, IO UN DIRIGENTE COSI’ LO VORREI ALL’INTER.

21 Feb

(Nella foto Steve Morgan, proprietario e presidente del football club inglese Wolverhampton Wanderers, insieme al suo dirigente Robert Plant)