Dall’articolo del blog del 4 novembre 2013:
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Seconda metà degli anni settanta, sono un adolescente, ho già scoperto i LED ZEPPELIN, i FREE, gli ELP, JOHNNY WINTER, SANTANA e alcuni altri gruppi rock che mi fanno girare la testa. Non c’è internet, non c’è youtube, non c’è un caxxo, solo CIAO 2001 e poco altro. Ma sono un fan on the prowl, determinato e cocciuto, adesso che l’ho scoperto, il ROCK è tutto quello di cui m’importa; scovo notizie, ritagli di giornali, foto, qualche libro … tramite FREE, LED ZEPPELIN, SWAN SONG, arrivo ai BAD COMPANY. E’ settembre, uno di quei settembre emiliani, tiepidi, dolci, a misura d’uomo di blues. Il futuro sembra pieno di luce, le possibilità infinite, la vita gravida di sorprese. Sabato, mi fiondo al PEECKER SOUND di FORMIGINE, di fianco alla leggendaria discoteca PICCHIO ROSSO. Il PEECKER è probabilmente il negozio di dischi per eccellenza del modenese, grande, pieno di scaffali, self service, nessun commesso che ti disturbi con la frase “posso aiutarti?”. Lì dentro ci si passa pomeriggi interi. Lettera B: BAD COMPANY. La copertina con i dadi è quella che mi attira subito, …printed in USA…cazzo, l’etichetta è quella della SWAN SONG, special thanks to PETER GRANT, sleeve by HIPGNOSIS…STRAIT SCIUTER sei mio.
Arrivo a Nontown, salgo in casa, sono tutti fuori, metto il disco sul piatto … primo pezzo GOOD LOVING GONE BAD. Bam! Una sorta di imprinting immediato, una scossa di testosterone, un marchio indelebile che mi si stampa sull’animo. Il pezzo è di un certo MICK RALPHS, ah è il chitarrista.
Hard rock di fattura pregevolissima, suoni efficacissimi, batteria meravigliosa, voce che senti vibrare nello stomaco, e MICK RALPHS giustappunto alla chitarra. Un zabaione di iperbole (vabbeh iperboli) per la mia giovane anima, per me che sono esile come un giunco ma che mi sento forte come una quercia. STRAIGHT SHOOTER significa “persona schietta e sincera” ma c’è il gioco di parole dato dall’immagine dei dadi in copertina: to shoot craps significa difatti tirare i dadi, gettare i dadi. Ad ogni modo, mi accorgo che MICK RALPHS non è JIMMY PAGE, ma il suo chitarrismo è appunto così schietto e sincero da essere, per me, irresistibile. Quelle note alte dell’assolo di chitarra a tutt’oggi sono incise nel mio animo. Riff granitico poi stacco lento dove RODGERS canta
I got my pride
Don’t need no woman to hurt me inside
I need love
Like any other
So go on and leave me
Leave me for another
Il ritmo poi riprende e sullo stacco PAUL che canta Cuz’ Baby I’m a bad Man, quanta forza mi ha dato quella sciocca frasetta…
Good! Lovin’ gone bad
Good! Lovin’ gone bad
Good lovin gone bad
I’m a sad man
Get outta my way
Cuz’ Baby I’m a bad Man
Now Now!
Io sono conosciuto per essere soprattutto un fan dei LED ZEPPELIN, e dei FREE e degli ELP se vogliamo, ma in definitiva forse il gruppo che più amo è la (vabbeh i) BAD COMPANY, e grazie a questo primo pezzo, STRAIGHT SHOOTER è probabilmente l’album che preferisco in assoluto. Intendiamoci, capisco benissimo che la BAD CO non è uno dei gruppi più importanti della storia del rock, so che detta in modo un po’ maldestro il gruppo non è altro che la versione da stadio dei FREE, ma quell’hard rock genuino, semplice, diretto mi arriva al cuore con una facilità disarmante. Non è un caso che la mia band si chiami CATTIVA COMPAGNIA, che le canzoni che scrivo siano in qualche modo messe giù con un metodo simile, che mi senta un chitarrista alla MICK RALPHS più che alla JIMMY PAGE, che i il partner musicale che ho sempre cercato (invano) è una sorta di PAUL RODGERS emiliano… Oggettivamente credo che STR SHT sia un buon album hard rock, arriverei a dire ottimo, ma essendo diventato un capitolo così importante della mia vita, per me che sono lo smilzo di Nonantola, è the best hard rock album ever (vabbeh, dopo Physical Graffiti).
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Oggi 27 giugno 2025
Qualche giorno fa se ne è andato Mick Ralphs, chitarrista e compositore di Mott The Hoople e Bad Company, figura fondante per il sottoscritto e di conseguenza per questo blog. Aveva 81 anni, nel 2016 ebbe un ictus che ha reso i suoi ultimi nove anni difficili, pertanto una morte non proprio improvvisa, tuttavia è un gran brutto colpo visto l’importanza che aveva Mick per il sottoscritto.
Condivido subito la triste notizia con Polbi, il quale mi risponde poco dopo …
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Polbi Cell.: Cazzo….quanto mi dispiace….musicista particolarissimo, ha scritto pezzi che restano per sempre nella storia del rock. Aveva quell’aria triste e allegra al tempo stesso che lo rendeva una rockstar atipica. Sicuramente è stato e sarà sempre una rockstar, però con una cifra tutta sua, fuori da ogni cliché del ruolo ma incarnandolo alla perfezione a modo suo. Le sue due band perdono il loro componente mio di gran lunga preferito, che entra in una dimensione da questo momento leggendaria.
Aspetto la celebrazione della sua vita sul blog con il cuore triste anche io amico mio, ti capisco benissimo. Ma lasciamo anche spazio da qualche parte al suo sorriso, che ci torna in mille fotografie della sua storia.
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Michael Geoffrey Ralphs nacque il 31 marzo 1944 a in Stoke Lacy, nell’Herefordshire, scoprì la chitarra relativamente tardi, verso i 18 anni, il momento in cui ascoltò Green Onions per la prima volta,
nel 1964 pubblicò un singolo con i Buddies, si unì quindi al Doc Thomas Group con cui fece tour in Italia
dopo l’uscita di un album (per una etichetta italiana), il gruppo si tramutò nei Mott The Hoople. Con loro Mick pubblicò 5 album che permisero al gruppo di diventare una cult band a tutti gli effetti.
All Young Dudes (1972) e Mott (1973) ebbero un successo ragguardevole.
Frustrato dal fatto che Ian Hunter non volesse (potesse) cantare alcuni suoi pezzi, mise in piedi il sodalizio con Paul Rodgers dei Free, ed insieme al batterista Simon Kirke (Free) e al bassista Boz Burrell (ex King Crimson) formarono i Bad Company, gruppo di gran successo che arrivò a vendere 40 milioni di dischi nel mondo (di cui 20 solo negli USA).
Mick si considerò soprattutto un songwriter più che un chitarrista, molti dei suoi pezzi divennero singoli di successo o comunque brani di grande importanza nell’economia della band.
I Bad Company originali si sciolsero nel 1982. Nel 1984 Mick accompagnò David Gilmour dei Pink Floyd nel tour relativo e nel 1985 pubblicò a suo nome l’unico album solista vero e proprio “Take This”.
Si susseguirono reunion dei Bad Company (con e senza Paul Rodgers, con e senza lo stesso Mick) e dei Mott The Hoople e tour della Mick Ralphs Blues Band.
Nel 2016 l’ultimo tour dei Bad Company con in formazione 3/4 dei membri originali ovvero Mick, Paul e Simon Kirke, fu in quella occasione che ebbi modo di vedere, nella data di Glasgow, il mio eroe.
Bravissimo autore di canzoni, chitarrista magari non appariscente ma certamente capace e con uno stile tutto suo, Rockstar elegante e gentile. Per quanto mi riguarda niente di meglio. Mi mancherà molto.











































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